Percorrendo l'autostrada Palermo-Catania e uscendo allo svincolo Irosa si può ammirare il panorama mozzafiato accanto il santuario della Madonna dell'Olio, visitato da sempre più curiosi. Per tanti «sembra di stare in Olanda», tra le montagne ancora innevate e il rinnovato passo lento della provincia. Guarda la gallery
Blufi e il campo di tulipani tra valli e montagne Trenitalia offre sconti per il parco delle Madonie
In questi giorni le bacheche Facebook di amici e conoscenti pullulano di tag e posizionamenti, che ci tengono a far sapere come stanno passando le festività pasquali. In tanti comunicano infatti di trovarsi presso il santuario della Madonna dell’Olio, vicino al paese di Blufi, nel cuore delle Madonie. Una sorta di nuova meta turistica in Sicilia, che si è diffusa negli ultimi anni. Il motivo è la splendida distesa di tulipani, immersa tra le valli e le montagne, che si può raggiungere dalla parte meridionale delle montagne, percorrendo la statale 290.
Il periodo di massima fioritura è proprio quello tra marzo e maggio. E questi giorni di lieve sole primaverile sono i migliori per godere di un panorama che lascia senza fiato, anche perchè i timidi raggi che fanno capolino in questi giorni non hanno sciolto la neve, col risultato che – come dicono i tanti che si avvicinano, magari per la prima volta – «sembra di stare in Olanda».
Ma come sono sorti i tulipani, notoriamente fiori che crescono in climi più freddi del nostro, sui campi attorno al santuario? Pare che crescano spontaneamente, in un campo coltivato a grano, tra mandorli e alberi di ulivo. E da qualche tempo, come ricorda l’associazione Madonie a passo lento, i tulipani di Blufi simboleggiano l’arrivo della primavera. «È la bellezza della natura: i fiori in primo piano e sullo sfondo la neve fresca appena caduta» ricordano dall’associazione. Così come il percorso più facile per raggiungere il campo: basta uscire dall’autostrada Palermo Catania allo svincolo Irosa, proseguire lungo la statale e si arriva in appena cinque minuti.
Il lato più affascinante del posto è anche il suo limite peggiore: i campi sono del tutto incustoditi e se per curiosi e fotografi è facile arrivare e restare ammaliati, è altrettanto vero che in tanti preferiscono rovinare l’idilliaco paesaggio portando con se qualche tulipano. Già a maggio, infatti, complice anche il clima che si surriscalda, del campo rimane ben poco. Rimane il fatto che le Madonie negli ultimi anni hanno riscoperto tanti nuovi itinerari, all’insegna della natura, che attirano sempre più persone. Che è meglio ammirare a passo lento, lontani dal chiasso delle città. Ne è prova ad esempio il vicino paese di Blufi, che dista dal santuario e dal campo pochissimi chilometri: un borgo di appena mille abitanti che in questa stagione vive una vera e propria rinascita fatta di numerosi avventori.
Una riscoperta che, grazie ad associazioni come Madonie a passo lento e una rinnovata attenzioni delle amministrazioni comunali, si fa sempre più concreta. Lo confermano ad esempio gli sconti per chi sceglie di utilizzare il treno. «Non solo antiche tradizioni religiose e bellezze architettoniche – ricorda il sito di Trenitalia – la Sicilia offre, durante il weekend pasquale, vacanze per gli amanti della natura e delle escursioni. È possibile visitare il Parco delle Madonie, sito Unesco palermitano, usufruendo di una speciale riduzione se si raggiungono Pollina, Cefalù o Campofelice con i treni regionali».