Terza elezione in meno di un anno per il capoluogo siciliano, che tiene botta e raggiunge un discreto 60,50 percento. Le elezioni nazionali continuano ad appassionare ben più delle regionali e delle comunali. Tra i Comuni più popolosi dell'area metropolitana Bagheria raggiunge il 61,84 percento dei votanti
Politiche 2018, a Palermo affluenza al 62,37 percento Boom di Godrano, a Ustica neanche un elettore su due
Un’intera giornata di voto, cominciata coi ritardi nei seggi di Palermo e terminata alle ore 23 con una decisa ripresa della partecipazione democratica. Alla chiusura delle votazioni in provincia ha votato il 62,73 per cento, in leggero calo rispetto alle elezioni del 2013, quando a partecipare al gioco elettorale fu il 64,80 percento degli aventi diritto.
Resta il dato che le elezioni nazionali continuano ad appassionare i palermitani ben più che le regionali: il voto di novembre 2017, che ha visto predominare il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, aveva visto esprimersi il 46,40 percento. Mentre alle Comunali di giugno poco più della metà dei cittadini del capoluogo siciliano (il 52,6 percento) si era recata alle urne. In poco meno di un anno, insomma, i palermitani hanno votato tre volte. Ma, al contrario di ciò che ci aspettava, hanno tenuto botta, votando con percentuali comunque superiori alle aspettative, con un dignitoso 60,50 percento. Pur rimanendo il capoluogo di regione dove si è votato di meno in Italia.
A sorprendere è il boom di Godrano (paese di poco più di mille abitanti al margine del bosco della Ficuzza), dove sono andati a votare praticamente tre elettori su quattro, vale a dire il 74,48 percento. Mentre la piccola Ustica si conferma il luogo meno affezionato alle competizioni elettorali, con appena il 47,30 percento degli aventi diritto che ha scelto di esprimere una preferenza. Tra i Comuni più popolosi dell’area metropolitana Bagheria raggiunge il 61,84 percento dei votanti.