Grande successo di pubblico per l'allestimento del fotografo francese. Un'esposizione seguita a quella di nomi come quello di Steve McCurry e che adesso lascia il posto a Francesco Trombadori e alla monografica di Antonino Leto
Cartier-Bresson, mostra chiude con 26mila visitatori «Ponte ideale verso Palermo Capitale della Cultura»
Bilancio positivo per la mostra di Henri Cartier-Bresson con 26mila visitatori. L’evento, promosso dalla Galleria d’arte moderna, che ha ospitato l’allestimento, e dall’assessorato alla Cultura del Comune di Palermo, è stato curato da Denis Curti e organizzato da Civica in collaborazione con la Fondazione Henri Cartier-Bresson e Magnum Photos Parigi.
«Palermo si conferma luogo di eccellenza per l’arte della fotografia, giornalistica e non – afferma il sindaco Leoluca Orlando – Questa mostra è stata un ponte ideale verso l’anno di Palermo Capitale della Cultura. Un anno nel quale anche la fotografia avrà ampio spazio nella programmazione culturale cittadina con altri grandissimi nomi quali Robert Capa e Spencer Tunick e con la centralità del Centro Internazionale di Fotografia di Letizia Battaglia ai Cantieri Culturali».
Il successo eccezionale della mostra alla Gam è una conferma di come la fotografia possa essere parte integrante di una programmazione culturale di altissimo livello capace di attrarre e interessare palermitani e turisti. Un’occasione per far conoscere al pubblico la ricerca del contatto con gli altri tipica dello stile del fotografo francese, ricerca attuata anche in relazione ai luoghi e alle situazioni.
«Dopo il grande successo di questo secondo appuntamento dedicato ai grandi maestri della Fotografia, iniziato con l’esposizione di Steve McCurry e che si chiuderà nel 2019 con Ferdinando Scianna – dichiara la direttrice della Gam Antonella Purpura – la programmazione della Galleria d’Arte Moderna continua con due grandi mostre di pittura: L’essenziale verità delle cose di Francesco Trombadori, che si inaugura il prossimo 23 marzo, e la monografica dedicata ad Antonino Leto a settembre, che si propone di emulare il successo della grande mostra su Francesco Lojacono», anticipa.