Forza Italia e alleati andranno in ordine sparso a Palermo e tutti assieme nella città etnea, senza comunque ospitare alcun leader nazionale così come farà il Movimento 5 stelle. Il premier sceglie Misterbianco per la kermesse finale Pd. Liberi e Uguali potrebbe optare per Palermo per la chiusura nazionale
Politiche: il rush finale, gli appuntamenti e i leader Gentiloni da Sammartino, centrodestra a Catania
Paolo Gentiloni farà il bis in Sicilia nell’arco di sole due settimane. Il presidente del Consiglio – che è anche uno dei candidati Pd isolani, capolista alla Camera nel collegio plurinominale di Catania – ritornerà nel Catanese dopo esserci stato lo scorso 15 febbraio, prima in visita istituzionale e poi a una manifestazione elettorale alle Ciminiere. Non sarà però il capoluogo ad ospitare la tappa clou del rush elettorale finale del centrosinistra locale prima delle Politiche del 4 marzo. Gentiloni ha scelto infatti di comiziare giovedì 1 febbraio a Misterbianco, la città della cintura metropolitana catanese dove il Pd punta tutto per arginare l’emorrogia di consensi che dovrebbe escludere il partito di Renzi da tutte le contese nei collegi uninominali siciliani.
Nel collegio alla Camera che fa capo a Misterbianco, infatti, il centrosinistra ha schierato Luca Sammartino, l’ex Udc alfiere della «mutazione genetica» contestata dagli oppositori interni e sempre più leader del Pd isolano dall’alto delle oltre 30mila preferenze alle ultime Regionali. I sondaggi dicono che il seggio se lo giocano il Movimento 5 stelle con Simona Suriano e il centrodestra con Giovanni Pistorio, ex assessore di Crocetta poco o per nulla amato dalla base di Forza Italia e alleati. Fra i dem però nessuno nasconde che se c’è un uomo che può fare il miracolo, questi è proprio Sammartino, di suo già impegnato in una campagna senza tregua adesso rafforzata anche dalla spinta in carne e ossa del premier. Gentiloni, secondo indiscrezioni, potrebbe anche fare una tappa nella vicina Paternò, sede di un altro collegio uninominale destinato dal Pd a un rappresentante della minoranza Orlando-Cgil, Concetta Raia, che rinunciò in polemica lasciandolo alla debuttante Maria Grazia Pannitteri.
Catania sarà comunque sede di un vero e proprio duello a distanza fra centrosinistra e centrodestra. Lo stato maggiore della coalizione che governa la Regione si riunirà sempre giovedì all’hotel Sheraton: in prima linea i candidati nei vari collegi etnei e pure il governatore Nello Musumeci. Il posto da protagonista spetterà però all’eurodeputato Salvo Pogliese, leader catanese di Forza Italia, che dovrebbe pubblicamente accettare l’investitura a candidato sindaco di Catania in vista delle Amministrative della primavera. A Palermo, invece, il centrodestra procederà in ordine sparso: ciascun aspirante parlamentare lavora in autonomia alla propria manifestazione di chiusura campagna elettorale. Niente kermesse unitarie, dunque, in agenda.
L’assenza di leader nazionali sui palchi accomunerà Fi e alleati al Movimento 5 stelle. Dopo l’appuntamento di ieri a Palermo con Luigi Di Maio, nessun big nazionale passerà dalla Sicilia negli ultimi giorni prima delle elezioni. L’ex candidato presidente Giancarlo Cancelleri chiuderà il suo tour per le Politiche domani ad Agrigento e giovedì a Enna.
Dalle parti di Liberi e Uguali non ci sono ancora decisioni definitive, ma Pietro Grasso starebbe valutando di fissare la chiusura nazionale della campagna elettorale della sinistra proprio a Palermo. Claudio Fava toccherà oggi le piazze di Barcellona e Paternò e domani quelle di Mazara del Vallo e Marsala. L’ex capo della Cgil Guglielmo Epifani, candidato nel collegio etneo, terrà un’iniziativa pubblica oggi a Catania.
Infine, i candidati di Potere al popolo, prima della chiusura fissata per giovedì 1 marzo a Palermo, terranno un’assemblea a Catania, nel quartiere popolare di San Cristoforo, domani alle 18 nella sede del Gapa. Oggi è invece in programma un appuntamento sul tema scuola a Palermo, nella Sala Valdese.