C'è anche lo chef palermitano dell'Osteria Mercede tra i rappresentanti della Sicilia nella sfida televisiva su Tv8 in cui i duellanti dovranno mettere in pratica tutta la conoscenza della cucina tipica della loro regione e daranno sfogo alla loro creatività reinterpretando ricette tradizionali e confrontandosi con la preparazione di piatti della cultura culinaria delle altre regioni
A Cuochi d’Italia arriva il palermitano Helios Gnoffo «Ho ascoltato le critiche dei giudici per migliorare»
A rappresentare la Sicilia nella puntata di stasera di Cuochi d’Italia, il programma televisivo condotto dallo chef Alessandro Borghese, ci sarà il palermitano Helios Gnoffo del ristorante Osteria Mercede. Questa sera il format andrà in onda dalle 19.40 su TV8, tutte le portate saranno giudicate dai noti e temutissimi chef Gennaro Esposito e Cristiano Tomei. Il format prevede la partecipazione di 20 chef professionisti, due per ogni puntata, ciascuno rappresentate della propria regione che si sfidano a colpi di mestolo e mattarello per ottenere il titolo di Miglior cuoco regionale d’Italia. Stasera la sfida sarà tra Sicilia e Toscana.
I cuochi duellanti avranno più occasioni per mostrare la loro abilità. Metteranno in pratica tutta la conoscenza della cucina tipica della loro regione e daranno sfogo alla loro creatività reinterpretando ricette tradizionali, utilizzando ingredienti particolari, sfidando il poco tempo a disposizione e confrontandosi con la preparazione di piatti della cultura culinaria delle altre regioni d’Italia.
«Mi hanno contattato leggendo le recensioni sul mio ristorante e poi ho fatto il casting a Milano. – racconta lo chef trentaseienne di Palermo – Riceviamo bei feedback dai clienti perché ci mettiamo anima e cuore in questo lavoro. Ho vissuto per dieci anni facendo il cuoco sulle navi, lontano da Palermo e dalla Sicilia. Dopo tutto questo tempo fuori, con la mia compagna volevamo mettere su famiglia così abbiamo mollato tutto e ci siamo detti scommettiamo sulla nostra terra, anche se i parenti ce lo sconsigliavano. Invece per fortuna è andata benissimo, ma io ne ero certo perché conosco le nostre materie prime. All’inizio quando abbiamo aperto andavo al mercato ittico di notte, poi ho conociuto i fornitori di persona e adesso arriva il pescato del giorno da Mazara, da Porticello e da Sciacca, la frutta e la verdura le compro al mercato del Capo».
Helios nel suo ristorante, che compie quattro anni il 4 maggio, prepara piatti tradizionali della cucina mediterranea e locale legati al mare. A Cuochi d’Italia le prime sfide consistono nel cucinare un piatto tipico regionale per poi preparare il piatto tradizionale dell’avversario, il vincitore continua la corsa per la puntata successiva. Solo quattro cuochi avranno accesso alla semifinale e si batteranno sempre attraverso sfide dirette e alla fine due concorrenti avranno accesso alla finale. I finalisti dovranno presentare ai due giudici un menù regionale formato da due portate che sappia valorizzare le materie prime e esaltare i gusti tipici del territorio d’origine.
«È stato meraviglioso partecipare a questa sfida, in famiglia me lo dicono tutti che sono un brunello (simpaticone, ndr) perché faccio ridere, di indole sono una persona positiva. Durante le registrazioni ho cercato di cucinare bene facendo anche un po’ di show. I giudici sono molto severi, li ho ascoltati attentamente e ho cercato di prendere tutto quello che c’era da prendere soprattutto le critiche, per migliorare sempre»