Sul volo Roma-Catania l’incubo di una famiglia etnea «Durante l’atterraggio pilota non ha centrato la pista»

«L’esperienza più traumatica e scioccante della nostra vita». È ciò in cui si è trasformato il volo Ryanair Fr4852 partito da Roma Fiumicino alle 9 dello scorso 27 novembre con arrivo previsto a Catania Fontanarossa per le 10.25. A raccontarla a MeridioNews è una donna catanese che l’ha vissuta insieme al marito e ai tre figli di undici, tredici e diciassette anni. 

«Dalla fase di decollo il volo ci è sembrato piuttosto traballante, cosa che può capitare», precisa la signora che essendo una assidua viaggiatrice conosce i normali vuoti d’aria. «Il problema vero è nato però – ricorda – nella fase di atterraggio quando i vuoti d’aria che all’inizio sembravano semplici traballamenti, sono diventati sbalzi di altitudine vertiginosi. Allora il pilota, palesemente giovanissimo di età, con un’incertezza percepibile da tutti i passeggeri e anche dagli assistenti di volo, ha tentato di atterrare nell’aeroporto catanese sbagliando a centrare la pista e, come abbiamo potuto vedere dai finestrini, andando ben oltre la lunghezza prevista. Pur essendo ormai quasi a terra, ha deciso improvvisamente di alzarsi in volo di nuovo a una velocità assurda e di ritentare l’atterraggio».

Fra i passeggeri c’era chi urlava e chi piangeva. «Si è scatenato il panico. A quel punto – ricostruisce la donna – il comandante cerca di rassicurarci con una comunicazione in cui si scusa per il mancato atterraggio». Le cause, avrebbe motivato il pilota, sarebbero da ricondurre alle condizioni meteo avverse e, in particolare, a delle forti raffiche di vento. «In realtà, guardando dagli oblò dei finestrini – precisa – vedevamo che il mare era soltanto leggermente increspato e che il sole illuminava il cielo di Catania perfettamente terso e senza nuvole». 

Qualche minuto dopo, la virata per tornare indietro e un secondo tentativo di atterraggio. «È stato un incubo. Forse anche il pilota, che ci è sembrato alle prime armi, si era fatto prendere dal panico e – lamenta -. In questa fase gli sbalzi di altitudine sono diventati voragini e vertigini, abbiamo visto il mare a pochi metri sotto di noi e abbiamo davvero pensato di morire. L’aereo ha sbandato violentemente sopra la pista ma senza toccarla e si è rialzato di nuovo fallendo anche nel secondo tentativo di atterraggio». 

Manovre brusche, turbolenze, passeggeri con le facce sbiancate in stato di shock, alcuni pregano altri cercano di consolarsi o farsi forza a vicenda, bambini che piangono e «i componenti dell’equipaggio di cabina spaventati che, nonostante le richieste di aiuto, non si alzavano dai loro posti e gridavano a noi di stare seduti. C’è anche – riporta – chi ha acceso il cellulare per filmare la scena o per dare un ultimo saluto ai propri cari». Arriva così, dopo una ventina di minuti, la decisione di atterrare nell’aeroporto calabrese di Lamezia Terme. «Ci siamo subito chiesti come mai non si fosse optato per un aeroporto siciliano ma, anche su questo, nessuno ha saputo darci risposta, oltre al fatto che a Fontanarossa sono atterrati aerei dieci minuti prima e dopo di noi. Ci hanno solo detto – spiega la donna – che potevamo anche decidere di scendere. Così, noi siamo scesi: non avevamo nessuna intenzione di mettere piede di nuovo su quell’aereo». La famiglia ha dovuto affrontare a proprie spese il viaggio da Lamezia a Catania, arrivando a destinazione con sette ore di ritardo

«Ci siamo rivolti a degli avvocati – racconta la passeggera – ma ci hanno scoraggiato dicendoci che con molta probabilità non saremo risarcibili perché, comunque, il volo è giunto a destinazione. Stiamo cercando di fare un reclamo sulla piattaforma online della compagnia aerea ma viene rigettato secondo i modelli preimpostati. Più che la questione economica – conclude – il problema sono i danni causati dallo shock: io ho un’ansia di cui non ho mai sofferto nella mia vita, i miei figli sono terrorizzati alla sola idea di dover prendere di nuovo un aereo e per due di loro e per mio marito, che hanno problemi cardiaci, ho dovuto prenotare visite mediche specialistiche per il post-trauma. Tutto questo a causa di Ryanair che ha messo le nostre vite in mano a un pilota, a mio parere, non sufficientemente idoneo a eseguire il volo». 

Dall’ufficio stampa italiano di Ryanair, contattato da MeridioNews, la risposta è arrivata con una email: «Il volo Ryanair da Roma Fiumicino a Catania del 27 novembre ha fatto una manovra standard di sorvolamento a causa di forti venti a Catania prima di essere dirottato a Lamezia – spiegano – L’aereo è atterrato normalmente e i passeggeri sono rimasti a bordo prima di ripartire più tardi per Catania il giorno stesso. Ryanair si è sinceramente scusata con tutti i clienti affetti da questo dirottamento dovuto al maltempo e quindi completamente al di fuori del nostro controllo». Senza risposta sono rimaste le domande in merito all’età e all’esperienza del pilota, alla presenza di un co-pilota a bordo, alle motivazioni che hanno spinto il comandante a non scegliere di atterrare in un altro aeroporto siciliano, all’impossibilità di compilare il form online per il reclamo.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

È successo durante il viaggio dello scorso 27 novembre della compagnia Ryanair. Tra tentativi falliti nell'aeroporto di Fontanarossa e la decisione di atterrare a Lamezia Terme. «È stato un incubo», racconta a MeridioNews una passeggera che si è rivolta agli avvocati per capire le motivazioni di questo disagio. Guarda il video

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]