L'atleta della Virtus Lucca è salito sul gradino più alto del podio con il tempo di 2h20'03 e si è aggiudicato quel primo posto sfuggito nell'edizione dello scorso anno. Nella gara femminile trionfa Ruth Chelangat Wakabu. Primo tra gli italiani il palermitano Buccafusca. Nella mezza maratona vincono Bibi Hamad e Rosa Alfieri
Maratona di Palermo nel segno dell’Africa Il keniano Kimeli batte il connazionale Limo
I colori dell’Africa, come da pronostico, dominano il quadro della ventitreesima edizione della Maratona di Palermo. Un’opera d’arte impreziosita dal fascino e dalla luminosità di un ampio percorso cittadino (punto di partenza e di arrivo lo Stadio delle Palme ‘Vito Schifani’) che ha coinvolto il centro storico, con l’itinerario arabo-normanno diventato nel 2015 patrimonio dell’umanità, abbracciando anche il Parco della Favorita e il lungomare di Mondello. Lo scettro del potere lo ha preso con il tempo di 2h20’03 il keniano Hosea Kisorio Kimeli della Virtus Lucca che, battendo di pochi secondi il connazionale Abraham Kipchirchir Limo (2h20’09), si è riscattato conquistando quel primo posto sfuggito nel capoluogo siciliano nella scorsa edizione.
«L’arma vincente di quest’anno – ha spiegato – è il fatto che conoscevo bene il percorso e sapevo quali erano le parti in cui si fatica maggiormente e quelle dove è possibile il cambio di passo decisivo». Completa il podio il ruandese Jean Baptiste Simukeka, in gara solo nei primi trenta chilometri, con il tempo di 2h21’49. Primo degli italiani e quinto assoluto il palermitano Massimo Buccafusca (Club Atletico Partinico) in 2h39’24. «Sono felice di avere ottenuto un risultato del genere qui nella mia città che, secondo me, assieme a Roma può vantare la maratona più bella d’Italia».
Anche la gara femminile ha sancito il trionfo del Kenya rappresentato in questo caso da Ruth Chelangat Wakabu in forza all’Atletica Futura (3h10’48) che ha preceduto Stefania Disconzi (3h14’19) e Valeria Poltronieri (3h15’56). Nella mezza maratona (km 21.097), che per diciotto chilometri ha affrontato come esibizione il campione olimpico a Seul 1988 Gelindo Bordin, la copertina spetta ai vincitori Bibi Hamad (con il tempo di 1h08’46 l’atleta marocchino dell’Universitas, palermitano d’adozione, ha bissato il successo dell’anno scorso aggiudicandosi oggi un avvincente duello con Mohamed Idrissi) e Rosa Alfieri dell’Atletico Reggio. Starter d’eccezione della manifestazione, organizzata dall’Associazione @media e alla quale hanno partecipato circa 1800 atleti in rappresentanza di quaranta Nazioni, è stato il sindaco Leoluca Orlando: «Questa iniziativa, così come tutte le altre, serve a far crescere valori molo importanti come l’amore e la condivisione – ha dichiarato il primo cittadino – la Maratona è un evento che sta dentro il cuore della città e che nello stesso tempo, attirando molti atleti provenienti dall’estero, si sposa perfettamente con una città come Palermo che si apre e che vuole essere accogliente».
Ha avuto grande successo, inoltre, la terza edizione della Camminata del Sorriso, kermesse non competitiva di tre chilometri inserita nel programma odierno. La manifestazione, supportata da SISA Supermercati Italiani, ha coinvolto circa trenta istituti scolastici di Palermo e provincia (per la cronaca i primi a tagliare il traguardo sono stati Federico Meli della scuola Tomaselli ed Enrica Angilella del Marconi) e ha visto la partecipazione di 1500 tra bambini e accompagnatori. Lo scopo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della Thalassemia. E a proposito di connubio sport-solidarietà, merita una citazione speciale l’impresa compiuta dall’atleta di Regalbuto, Vito Massimo Catania, che per tutti i 42.195 km del percorso ha spinto la carrozzina di Giusi Colombo (affetta da sindrome atassica) chiudendo in poco più di 3h38’.