Nella cittadina etnea il furto ai danni del Banco Popolare Siciliano sta creando una situazione di difficoltà per i residenti che hanno necessità di prelevare. L'unica possibilità è un postamat in cui pagare la commissione o andare in uno dei comuni limitrofi. «Il timore è sull'incertezza della soluzione di questo problema» dicono gli utenti
S. M. Licodia, disagi dopo furto dell’unico bancomat «Siamo preoccupati per le tempistiche del ripristino»
Il furto del bancomat ai danni della filiale del Banco Popolare Siciliano nella centralissima via Vittorio Emanuele a Santa Maria di Licodia, avvenuto all’alba dello scorso giovedì, sta provocando numerosi disagi per i residenti. Questo perché, eccetto l’ufficio postale di via Solferino fornito di postamat, il Banco Popolare Siciliano è l’unico istituto di credito presente in città dotato di sportello automatico. Dunque, un’intera comunità che in questo momento per effettuare prelievi automatici può contare solo sulle Poste. Unica alternativa possibile rimane quella di recarsi nelle banche di Paternò o di Biancavilla. Per somme non rilevanti, gli utenti possono comunque fare la fila agli sportelli della filiale di via Vittorio Emanuele e attendere il proprio turno per poter prelevare.
«Questa situazione non ci voleva proprio – dice a MeridioNews una donna sulla quarantina – Non sapevo che il bancomat non era ancora stato sostituito e la cosa che mi preoccupa di più è il fatto di non sapere quando il servizio sarà ripristinato. A pagarne le conseguenze siamo noi utenti, perché se preleviamo al postamat siamo costretti a pagare la commissione. Oltre il danno la beffa». Le fa eco un altro cliente dello sportello che ipotizza le alternative in caso di guasto anche del postmat: «La sola scelta che ci rimane, anche per prelevare solo 20 euro è quella di metterci in macchina e recarci in una filiale in uno dei comuni non distanti da qui come per esempio Biancavilla oppure Paternò. Il nostro timore però – sottolinea il pensionato – è l’incertezza sulle tempistiche necessarie per risolvere questo disagio».
Le preoccupazioni dei cittadini sono state raccolte anche dal sindaco Salvatore Mastroianni che si è già attivato per chiedere spiegazioni al Banco Popolare Siciliano: «Ho già preparato una lettera – dice a MeridioNews – che nelle prossime ore sarà inviata ai responsabili della banca. Chiediamo il ripristino dell’operatività del bancomat, in tempi celeri e certi, per poter dare garanzie ai cittadini». Inoltre, il primo cittadino ricorda che «la banca funge anche da tesoreria comunale, quindi i servizi che la filiale deve gestire sono tanti e imprescindibili». Sui tempi necessari per la riattivazione del servizio però, almeno per il momento, non c’è nessuna certezza. Da quanto si apprende, potrebbero passare anche diversi mesi.
La filiale di via Vittorio Emanuele era stata già presa d’assalto nella notte di Natale del 2015. In quel caso, la polizia di Adrano riuscì a fermare e arrestare in flagranza di reato i quattro pregiudicati che avevano tentato il colpo. Si allunga intanto la lista di bancomat e postamat presi di mira: dall’inizio dell’anno nella sola provincia di Catania sono stati 22, considerando sia i tentativi andati a buon fine che e quelli falliti. La tecnica più utilizzata è quella che prevede l’utilizzo di un escavatore per scardinare il bancomat dal muro; sono rare le volte in cui invece si ricorre a ordigni rudimentali.