La fruibilità del palazzetto dello sport di corso Italia continua a far discutere. Ai pentastellati replica il sindaco Roberto Barbagallo: «Facile fare populismo, più complicato amministrare». A settembre la struttura è stata affidata al Gis, consorzio che mette insieme le società sportive
Acireale, polemiche su lavori e agibilità del PalaVolcan M5s: «Solita gestione padronale delle opere pubbliche»
«Siamo davanti al solito modo che ha l’amministrazione di gestire le opere pubbliche: una maniera padronale, come se i lavori li svolgessero a casa propria». Tono piccato e senza riserve, quello di Angela Foti, rieletta all’Ars tra le file del Movimento cinque stelle, che a MeridioNews commenta così le risposte del primo cittadino Roberto Barbagallo all’ultimo esposto dei pentastellati sul PalaVolcan, struttura sportiva di corso Italia.
Negli ultimi giorni, infatti, la questione si è riaccesa, dopo che il M5s aveva puntato il dito contro l’amministrazione per presunte anomalie nei lavori di recupero svolti al palazzetto. A renderli necessari fu la tromba d’aria del 5 novembre 2014. A finire sul banco d’accusa dei Cinque stelle sono le varianti in corso d’opera. Costate, secondo gli attivisti, 274 mila euro. Variazioni che avrebbero «stravolto» il progetto iniziale dell’ottantasei per cento. Critiche anche sui lavori alla copertura del palazzetto («un telo in propilene per tutta la superficie, per un costo lordo di 69 mila euro») e sulle spese per il parquet, i cui costi iniziali si aggiravano sui 98 mila euro, ma sarebbero lievitati fino a 155 mila euro.
A far discutere è anche l’agibilità dell’immobile, più volte messa in dubbio dalle varie opposizioni cittadine. Il certificato che attesta l’agibilità risale al 3 novembre del 2016, sebbene con alcune prescrizioni. Eppure, a sentire i 5s, «il Palavolcan resta ancora chiuso perché manca la catastazione dell’immobile. In un primo momento – continua la nota – si è dimenticato di inserire la revisione e la messa a norma di una caldaia necessaria all’agibilità».
Il sindaco Roberto Barbagallo, dal canto suo, ha subito risposto giustificando tutte le spese che si sono susseguite per il PalaVolcan e definendo le variazioni all’opera «necessarie». Poi, in un comunicato, non ha risparmiato stoccate ai suoi accusatori. «Capisco – scrive il sindaco – che è molto più semplice fare populismo in rete, mentre risulta ben più complicato amministrare rispettando le regole, come già evidenziato in tutti i Comuni dove i 5 stelle amministrano».
«Certe risposte ci lasciano basiti – replica Angela Foti a MeridioNews -. Dai toni usati, direi che sono loro i populisti. L’amministrazione non entra nel merito della questione: hanno più volte autorizzato della manifestazioni all’interno, a questo punto abusivamente. In più – rincara la dose la parlamentare – hanno lanciato slogan e promesse per un apertura che non c’è stata». «Mi sorprende – conclude Foti – il fatto che il sindaco non chieda conto al Rup di tutte coste variazioni».
A settembre, con una convezione, la struttura è stata affidata al Gis, un consorzio che mette insieme le società sportive acesi. Ora si attende un ulteriore sopralluogo voluto dalle associazioni sportive, che dovrebbe avvenire tra lunedì e martedì prossimi. Mentre il primo cittadino assicura che tutto l’iter per la gestione è stato completato: «Non parlerei di stravolgimento dei lavori, questo lo fa chi continua a fare populismo», dice a MeridioNews. Poi si sofferma sullo stato attuale della struttura. «Tutti dicono che il PalaVolcan deve essere riaperto, quando invece è già fruibile. Manca solo l’atto di affidamento per la gestione, che avverrà in questi giorni – dichiara -. Le varianti sono state fatte sulla scorta di alcune motivazioni e dovevano essere risolte dalla stessa ditta, soprattutto per il parquet, il punto che ha subito più interventi».