Presentato da Cisl e Sicet un rapporto sulle condizioni abitative degli universitari a Catania: costi esorbitanti al centro storico e altissima percentuale di locazioni in nero. Per aiutare studenti e proprietari, nasce uno sportello informativo che offre consulenza gratuita sui contratti registrati e sulle agevolazioni fiscali che si possono ottenere- Ascolta l'intervista di Radio Zammù
Affitti, la legalità conviene
Un rapporto sulle condizioni degli alloggi per fuori sede e sui prezzi dei canoni di locazione, e uno sportello informativo dedicato a studenti, a chi affitta o a chi vorrebbe affittare una casa agli universitari. È un’iniziativa nata dalla sinergia tra la Cisl e il Sicet, sindacato inquilini casa e territorio, con lo scopo di informare ragazzi e proprietari sui contratti registrati e sulle agevolazioni fiscali che si possono ottenere.
A Catania, per circa 31mila studenti sono disponibili solo poco più di 700 posti letto, forniti dall’Ersu. «È un bel problema per i giovani – spiega ai microfoni di Radio Zammù Oriana Abate, presidente dell’associazione Giovani Cisl – Gli studenti che prendono in affittano una casa hanno diritto a delle agevolazioni: dalle detrazioni possono scaricare il 19% per il contratto di locazione. Stesso discorso per i proprietari, che possono scaricare dall’Irpef il 59, 5%. Sono delle agevolazioni importanti». Il regolare contratto d’affitto comporterebbe quindi un notevole risparmio per gli studenti e le famiglie, ma anche per i locatori.
Altro problema che pesa sulle spalle degli studenti fuori sede è l’eccessiva spesa da sostenere per prendere in affitto una stanza. «Gli affitti per gli studenti oggi hanno costi molto alti. In media siamo tra i 200 e i 250 euro al mese solo per la stanza, a cui ovviamente vanno aggiunte tutte le spese che deve affrontare uno studente universitario fuori sede, come ad esempio acqua, luce e gas». Quale sarebbe allora il giusto canone da versare? «Dipende dalla vicinanza delle case con le facoltà, ma soprattutto dall’abitabilità. Oggi al centro storico, e non solo a Catania, ci sono case in condizioni pessime, ma con prezzi eccessivamente alti per uno studente».
Secondo il rapporto stilato dai sindacati, affittare una stanza in zone come l’Antico Corso o via Vittorio Emanuele «se la casa è in buone condizioni, dovrebbe costare tra i 160 e 180 euro. Di solito, però, quelle cifre non bastano nemmeno per abitazioni in cattive condizioni».
Come fanno gli studenti a reperire queste informazioni? Per chi avesse bisogno di una consulenza o volesse conoscere i propri diritti e le eventuali agevolazioni sull’affitto di una stanza, lo sportello informativo del Sicet, in via Cociferi 43, è aperto il martedì e il giovedì mattina, dalle 10 alle 13. Inoltre, per maggiori informazioni e chiarimenti, gli studenti e i locatari possono recarsi sempre in via Crociferi, ma al civico 55, per rivolgersi direttamente all’associazione Giovani Cisl, «dove saranno fornite gratuitamente – sottolinea la presidente – anche tutte le informazioni utili per stilare un contratto regolare, per un ritorno alla legalità».
Ma è possibile un ritorno alla legalità in materia di affitti agli studenti? «Noi ci stiamo provando, ma molto dipende dai proprietari – conclude Oriana Abate lanciando una proposta: «Speriamo nell’aiuto della Regione, della Provincia e del Comune, magari sotto forma di incentivi per costruire nuove opere pubbliche, per fornire alloggi agli studenti. Importanti anche controlli più severi e sanzioni sugli affitti in nero».