Incolonnamenti, confusione e disorganizzazione sono stati rilevati nelle zone vicine al centro durante lo svolgimento della Giornata ecologica, appuntamento per conferire materiali particolari. Traffico intenso anche a causa di un distaccamento dei calcinacci da un balcone. L'assessore, intanto, analizza le responsabilità
Acireale, traffico bloccato per i rifiuti ingombranti L’assessore: «Il caos è stato creato dai cittadini»
Quella che poteva essere una serena domenica utile a molti cittadini per disfarsi dei rifiuti ingombranti, si è trasformata in una giornata di caos. Succedeva ieri, ad Acireale, durante la Giornata ecologica. Dopo la pausa di agosto, per la terza volta l’amministrazione guidata da Roberto Barbagallo ha dato appuntamento agli acesi che volessero conferire i rifiuti ingombranti e i rifiuti raee (elettrodomestici, batterie e cucine) nello slargo di via delle Terme, nella zona scalo merci ferrovia. Le operazioni di conferimento coadiuvate dagli operatori sono iniziate alle 8.30 del mattino, ma la calca ha avuto inizio già un’ora prima. Decine e decine di macchine armate di portabagagli con un pezzo di arredamento o materiale di ogni genere hanno preso d’assalto il posto, generando così un vero e proprio blocco. Aggravato dal crollo di alcuni calcinacci da un balcone in via Salvatore Vigo.
Disagi, quindi, per gli automobilisti che percorrevano le zone vicine al centro della città e per chi era intenzionato a fare un po’ di ordine nella propria casa, liberandosi degli oggetti che magari aveva accantonato da tempo. Incolonnamenti interminabili si sono verificati fino alle vie del centro: via Vittorio Emanuele, via Salvatore Vigo e piazza Agostino Pennisi. Ad aggravare la situazione è stato il mal tempo sull’Acese in mattinata. Cittadini spazientiti: chi non si dava per vinto, alla fine ha lasciato spazio allo scoramento ed è tornato a casa. Diverse le lamentele durante il momento della raccolta; non sono mancate le polemiche sui social. Nei commenti dei navigatori di Facebook, a essere chiamato in causa è l’assessore all’Ecologia Francesco Fichera. «È una sconfitta per la società civile – afferma una cittadina -. In fila sotto la pioggia per poter usufruire di un servizio che ci spetta quotidianamente, che paghiamo già nelle salate bollette della Tari».
«In tutta quella fila di macchine piene di ciarpami c’è la gente che non abbandona i rifiuti per strada, che fa la differenziata, che aspetta che ciò che è stato promesso si avveri». L’utente, così come i tanti commenti che seguono, allude al Centro comunale di raccolta che dovrebbe sorgere in zona Tupparello, punto che aiuterebbe non poco a risolvere la questione del conferimento dei rifiuti, specie quelli ingombranti o i raee. Un’iniziativa sponsorizzata dalla giunta Barbagallo, ma che è in attesa di essere messa a punto. I cittadini, poi, parlano anche di inefficienza e di disorganizzazione: «Dopo la fila, nessuno sapeva dove conferire i materiali – scrivono -, tre persone mi hanno dato indicazioni diverse. Ho dovuto spostare due volte la roba: potrebbero mettere dei cartelli per distinguere le tipologie».
L’assessore Francesco Fichera parla di grande affluenza, ma anche di inciviltà da parte di alcuni: «Il caos spesso ce lo creiamo da soli – spiega -. Anziché stare ordinati e aspettare la fila per il conferimento, per cui serve un po’ di tempo, tutti si sono affollati a venire alle 7.30 e non c’era il tempo materiale di svuotare i cassoni riempiti. Era la terza volta, su sei giornate ecologiche, che l’evento si svolgeva in via delle Terme, mai abbiamo avuto di questi problemi». Poi Fichera si sofferma sulla mancanza effettiva di isole ecologiche e sul centro comunale di raccolta del Tupparello, che «è ancora in preparazione e sarà pronto dopo gli ultimi lavori». «Sappiamo bene che le isole ecologiche servirebbero tanto – continua -. Ma è anche vero che questa città non ne ha avuta una per vent’anni e non ce l’ha ancora, nessuno organizzava niente e tutti stavano zitti. Adesso che abbiamo organizzato sei giornate in sei mesi ci si lamenta».