L'assessore all'Agricoltura replica all'accusa di avere pensato a una prebenda per le migliaia di operai che lavorano nel comparto, il tutto a poche settimane dal voto per il rinnovamento di Ars e giunta regionale. Nessun problema per la copertura economica: «Sono costi ammortizzati dalle contestuali fuoriuscite dal bacino»
Forestali, Cracolici difende gli 80 euro di aumento «Regalo elettorale? La nostra è politica di sinistra»
«Non abbiamo riconosciuto prebende, ma diritti». Antonello Cracolici rilancia e convoca una conferenza stampa per difendere l’adeguamento contrattuale per i forestali. Lo stesso che questa mattina è finito sui giornali come un aumento di 80 euro al mese, in piena campagna elettorale. «Dispiace questa narrazione giornalistica – ammette l’assessore regionale all’Agricoltura -. Ho convocato la conferenza stampa perché non soltanto non ho niente da nascondere, ma non mi vergogno affatto. Con questo adeguamento contrattuale si ristabilisce un principio: che a un lavoro corrisponda un contratto».
A Cracolici, in realtà, si contesta sostanzialmente la tempistica, con il nuovo contratto arrivato alla vigilia di una campagna elettorale che non vede di certo il Partito democratico favorito. «Il provvedimento approvato – spiega ancora l’assessore – prende atto di un accordo tra Corpo forestale, dipartimento sviluppo rurale e organizzazioni sindacali. La negoziazione si è protratta per oltre sei mesi, non si tratta di una prebenda elettorale».
Al momento i lavoratori forestali sono complessivamente 22.226, di cui 1331 con contratto a tempo indeterminato, 5301 con contratti da 151 giornate lavorative, 9588 con contratti da 101 giornate lavorative e 6006 con contratti da 78 giornate. «L’adeguamento – sottolinea Cracolici – prevede in media cinque euro in più per ciascuna giornata lavorativa».
Insomma, serviranno circa dieci milioni di euro per coprire la spesa. «Ma si tratta di costi ammortizzati dalle contestuali fuoriuscite dal bacino, per i più svariati motivi – ribadisce l’esponente della giunta Crocetta -. Io rivendico che l’atto che abbiamo fatto è un atto di sinistra, di chi cioè si pone il problema che un lavoratore debba avere una serie di garanzie e di tutele. Ad oggi, se un forestale si infortuna, i giorni che perde non li recupera. Se si ammala, quelle giornate non le recupera. Con l’adeguamento contrattuale – conclude – quei lavoratori potranno recuperare le giornate lavorative perse».