Torna in azione truffatore degli studi professionali «Suona e dice di essere un impiegato del corriere»

Il truffatore degli studi professionali è tornato in azione e le sue modalità operative sono sempre le stesse. Gli ultimi avvistamenti sono stati registrati nei giorni scorsi nei pressi di piazza Cavour, dove l’uomo si è presentato in almeno due attività private per chiedere di incontrare gli ignari titolari. Giovane, corporatura esile, jeans, maglietta, occhiali da vista e spiccato accento catanese. Il profilo che viene tracciato corrisponde a quello di chi, negli anni scorsi, aveva già imperversato tra corso Italia, piazza Giovanni Vergacorso delle Province. A rimanere identiche, nonostante il passare del tempo, sono le sue modalità operative che normalmente hanno come fine quello di chiedere piccole somme di denaro. «Si era già presentato circa due anni fa, dicendo di lavorare per un noto corriere di consegne, asserendo subito dopo di volere incontrare il proprietario», racconta a MeridioNews una delle vittime, mancate, del truffatore. «Sembrava abbastanza confuso e dopo avergli detto di spiegarmi cosa voleva si è tirato indietro, affermando che magari sarebbe passato in un secondo momento».

«Anche l’ultima volta aveva bussato spacciandosi per “il ragazzo del corriere” e, anche in quel caso, lo avevamo mandato via informando della sua visita i carabinieri», conclude il testimone. A pochi civici di distanza, sempre nel quartiere Borgo, nuove richieste dello stesso tenore: «Ha suonato al citofono e mi ha detto che voleva parlare con il proprietario, indicandolo con il nome», racconta un dipendente di un’azienda a MeridioNews. «Io però non ho aperto il cancello e l’ho tenuto fuori perché il mio datore di lavoro non era presente. Non ha fatto una richiesta particolare ma ha soltanto domandato di potere entrare». Un dialogo durato poco più di un minuto, con il truffatore che subito dopo viene congedato e si allontana verso piazza Cavour.  

L’uomo sembrerebbe solito puntare sempre le stesse vittime. Anche una avvocata catanese, Roberta D’Aquino, aveva raccontato a MeridioNews si averlo incontrato due volte a distanza di due anni. «Si era approcciato in maniera amichevole chiedendo una piccola quantità di denaro». Ad allontanarlo in quel caso erano stati i collaboratori della professionista, memori della visita passata da parte dell’uomo. Il protagonista di questa vicenda sembrerebbe avere tra le sue costanti quella di presentarsi come un impiegato di una ditta di spedizioni ma nel suo curriculum ci sono anche le visite sotto le mentite spoglie di idraulico o come un tecnico generico.

Nel 2015 nel mirino erano finiti gli studi medici di corso Italia e vie limitrofe. «Mi ha detto che lavorava con uno spedizioniere, un certo Franco. “Facciamo le consegne, le abbiamo portato un sacco di cose, ha presente?”, insisteva», raccontava una dottoressa al nostro giornale «Io, però, in studio non ho mai ricevuto pacchi – continuava – Un altro elemento che mi ha fatto dubitare di quello che mi stava raccontando». Dopo aver tentato di presentarsi come una persona conosciuta, l’uomo si dichiara imbarazzato per la richiesta che sta per fare: «La sua automobile, posteggiata poco distante, era appena stata portata via dal carro-attrezzi della Sostare».


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