Colpito l'intero capitale sociale della Motoroil S.r.l.. Tra gli anni 2014 e 2015 era stata sequestrata una prima parte agli altri soci nell'ambito delle indagini riguardanti il mercato ortofrutticolo
Sequestro beni per 9,5 milioni Sigilli a otto pompe di benzina
La Dia ha eseguito un provvedimento di sequestro di beni per un valore complessivo di oltre 9,5 milioni di euro. Colpito l’intero capitale sociale della Motoroil S.r.l., intestato a Elisa Di Girolamo, già coniuge dell’imprenditore palermitano Antonio Crocco.
Tra gli anni 2014 e 2015, al termine di due ì indagini economico – patrimoniali disposte dal direttore della Dia, Nunzio Antonio Ferla, era stata sequestrata una prima parte di questo capitale sociale, agli altri soci Giuseppe Ingrassia e Giuseppe Acanto, nell’ambito delle indagini riguardanti il mercato ortofrutticolo e Acanto, commercialista delle società sequestrate. Le investigazioni nei confronti di Ingrassia, del nipote Angelo, nonché di Carmelo e Giuseppe Vallecchia e di Pietro La Fata, tutti titolari di punti vendita nel mercato, avevano a suo tempo, già consentito al Tribunale di Palermo, di emettere provvedimenti di sequestro beni per un valore di oltre 250 milioni di euro e, nei confronti del solo Acanto, di un patrimonio di oltre 800 milioni di euro.
A seguito di ulteriori accertamenti, il Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione (Presidente Raffaele Malizie, giudice relatore Luigi Petrucci) ha disposto il sequestro della rimanente parte del capitale sociale della Motoroil S.r.L. e degli 8 impianti di distribuzione di carburante per autotrazione, tra le provincie di Palermo, Catania, Caltanissetta, Messina e Trapani.