Dalla Ingv parlano di uno sciame sismico composto da quindici rilevamenti di origine tettonica. Richieste di intervento alla sala operativa dei vigili del fuoco, anche se per il momento non si registrano danni e feriti. I Comuni interessati sono stati anche quelli di Ragalna, Adrano, Biancavilla e Paternò
Terremoto, epicentro Santa Maria di Licodia Scossa di magnitudo 3.3, cittadini in strada
Paura nei Comuni dell’hinterland di Catania per una serie di scosse di terremoto avvertite dalla popolazione. La terra ha tremato con particolare vigore a Santa Maria di Licodia, Ragalna, Adrano, Biancavilla e Paternò. Scosse sentite dai cittadini che sono scesi in strada. La prima, di magnitudo 3.3 alle 23.57, con epicentro a Est di Santa Maria di Licodia a una profondità di sei chilometri. Altro rilevamento, di magnitudo 2.3, poco dopo la mezzanotte con epicentro a due chilometri a Ovest da Ragalna e tre chilometri di profondità.
Anche in questa circostanza il tremore è stato avvertito in modo chiaro e inequivocabile dalla gente. «Per il momento ci sono state quindici scosse – spiegano a MeridioNews dalla sala operativa dell’Ingv di Catania –, si tratta di terremoti di origine tettonica. L’Etna per il momento è calma». Tante le telefonate di cittadini allarmati sono arrivate al centralino dei vigili del fuoco .«Abbiamo ricevuto chiamate da Adrano, Santa Maria di Licodia e Ragalna. La situazione tuttavia è sotto controllo», spiegano dalla sala operativa. La paura per quanto avvenuto si è diffusa rapidamente anche su Facebook ma per il momento non si registrano danni o feriti.