Un allevatore di 59 anni è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di essere stato l'autore di un allaccio abusivo che negli ultimi giorni aveva determinato un'importante riduzione del flusso dell'acqua nelle case degli abitanti dei due centri del Messinese. L'uomo è stato trovato mentre riempiva una grande vasca di metallo
Nebrodi, deviava condotta per abbeverare animali Scongiurata la crisi idrica a Cesarò e San Teodoro
Aveva deviato la condotta idrica così da rifornire una vasca usata per abbeverare i propri bovini, causando una quasi crisi idrica per gli abitanti di due Comuni del Messinese. Questa l’accusa rivolta a un uomo di 59 anni, originario di Bronte ma residente a Maniace. Di professione allevatore, C.C.T. è stato fermato in flagranza di reato in contrada Casazza, nel territorio di Cesarò.
A lui i carabinieri della locale stazione sono arrivati in seguito a una indagine scaturita dalla constatazione del netto ridimensionamento della portata dell’acqua nelle case dei due centri dei Nebrodi. La scoperta è stata effettuata nella mattinata di ieri, quando i carabinieri hanno individuato il punto esatto in cui la condotta iniziava a subire la riduzione.
Per farlo, i militari si sono avvalsi dell’aiuto di tre tecnici dell’Ente acquedotti siciliani (Eas), che hanno monitorato i 15 chilometri di tubi sotterrati che portano l’acqua a San Teodoro e Cesarò, ovvero i centri che nell’ultima settimana hanno patito maggiormente i disagi.
L’allevatore è stato trovato intento a deviare il flusso attraverso un allaccio abusivo effettuato tramite un lungo tubo di polietilene. Grazie a questo sistema – chiaramente privo di qualsiasi autorizzazione – si era garantito il rifocillamento costante di 30 animali.
I carabinieri, preso atto della situazione, lo hanno arrestato e hanno rimosso l’allaccio. L’uomo, che ha alle spalle condanne per piccoli reati, è stato processato questa mattina con rito per direttissima e successivamente sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora nel territorio di Maniace.