La beffa ai rigori non boccia i rosanero Superato il test contro una squadra di A

E chi lo ha detto che, calcisticamente parlando, si debba sorridere solo per una vittoria o un risultato positivo? Ci sono casi in cui un allenatore e una squadra possono essere soddisfatti anche dopo una sconfitta o un epilogo del match diverso da quello sperato. L’eliminazione del Palermo dalla Coppa Italia, maturata ai calci di rigore nella sfida contro il Cagliari valida per il terzo turno e disputata allo stadio Olimpico di Torino, conferma questa tesi. L’uscita dalla competizione, effetto di un fluido negativo emerso dai tiri dal dischetto già nella scorsa stagione in occasione della gara al Barbera contro lo Spezia, lascia l’amaro in bocca ma non va assolutamente letta come una bocciatura per i rosanero, usciti a testa alta dal confronto contro una squadra di serie A. Tedino lo aveva detto alla vigilia della partita: un’eliminazione al culmine di una prestazione incoraggiante sarebbe più utile rispetto ad una qualificazione frutto di una prova stentata. E da questo punto di vista il tecnico può ritenersi soddisfatto avendo ricevuto le risposte che cercava.

Basta allargare lo zoom sul secondo tempo e in particolare sulla porzione di gara inaugurata dal gol dell’1-1 di La Gumina servito da Aleesami sugli sviluppi di un’azione alimentata da un errore di Faragò. Una rete, la prima in partite ufficiali con la maglia della prima squadra per l’ex bomber della Primavera, che ha dato la scossa ai rosa, reattivi e intraprendenti dopo un primo tempo caratterizzato da un certo ordine in fase di non possesso ma anche da scarsa incisività in attacco complice la giornata no di Trajkovski (grande protagonista del successo contro la Virtus Francavilla) e i pochi palloni giocabili a disposizione di un Nestorovski generoso ma spesso isolato in avanti. Il tap-in vincente del giovane attaccante palermitano, risposta al gol del momentaneo 1-0 realizzato dall’ex di turno Joao Pedro al tramonto del primo tempo con un piatto destro chirurgico su assist di Barella, ha cambiato l’inerzia di un match che il Cagliari stava controllando senza patemi e ha spostato l’ago della bilancia dalla parte della compagine di Tedino. Tecnico che dopo poche settimane di lavoro ha già lasciato un’impronta visibile, ad esempio, attraverso la costruzione di un impianto di gioco e la ricerca costante di trame lineari da parte del collettivo.

Diverse le note da evidenziare con il segno «più»: l’impatto positivo dei subentrati La Gumina e Gnahoré (il centrocampista, entrato al 28′ della ripresa al posto di un opaco Murawski inquadrato ieri come alter ego dell’indisponibile Coronado, ha dato fisicità a tutto il reparto) o la prova maiuscola di Aleesami, vincitore del duello con Faragò sulla sua corsia di competenza, sono feedback che valorizzano il lavoro dello staff tecnico in vista dell’inizio del campionato. È ovvio, però, che c’è ancora tanto lavoro da fare. Il primo tempo di marca rossoblù, pur essendo giustificabile sul fronte rosanero nell’ambito di una gara da giocare il 12 agosto contro una squadra di categoria superiore, ha detto che il Palermo non è ancora un prodotto finito. La strada è quella giusta ma la squadra, ancora in fase di rodaggio, deve registrare determinati automatismi in tutte le zone del campo.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]