Residente nella zona di viale Moncada, Vincenzo Aiello è rimasto ferito da un singolo sparo, che lo avrebbe colpito di rimbalzo nonostante sarebbe stato proprio lui il destinatario. Secondo quanto appurato da MeridioNews, ha precedenti per spaccio di droga e avrebbe avuto legami con la famiglia mafiosa degli Arena
Tentato omicidio a Librino, sparano a un 31enne L’uomo non è in pericolo di vita, indaga la polizia
Si torna a sparare a Librino. Il caldo silenzio del popolare quartiere alla periferia sud-ovest di Catania è stato interrotto la scorsa notte da uno sparo. Il destinatario, secondo quanto appurato da MeridioNews, sarebbe stato il 31enne Vincenzo Aiello, ferito in maniera lieve da un colpo di pistola che lo avrebbe colpito di rimbalzo. L’uomo, che è soltanto omonimo del noto capomafia della famiglia mafiosa dei Santapaola-Ercolano che si trova attualmente detenuto, sarebbe comunque un personaggio già noto alle forze dell’ordine.
Ancora poco chiara la dinamica ma, a quanto pare, almeno per il momento è esclusa la pista che porta alla criminalità organizzata. Il tentato omicidio potrebbe essere quindi riconducibile a questioni personali, ma per avere chiarezza su questo aspetto bisognerà attendere le indagini affidate alla polizia. Il trentenne, secondo fonti giudiziarie, ha dei precedenti penali per spaccio di stupefacenti e in passato sarebbe stato legato alla famiglia mafiosa degli Arena guidata dal patriarca Giovanni, arrestato nel 2011 dopo una latitanza durata 18 anni e cominciata con i mandati di cattura dell’operazione antimafia Orsa Maggiore. A Librino, dopo l’arresto dell’uomo, alla guida del gruppo sono subentrati i figli, lasciandosi però sopraffare dai narcotrafficanti della storica rivale famiglia Nizza. Rivalità a dire il vero smussata con gli anni dai giovani delle famiglie, in nome degli affari.