È arrivata nella tarda serata di ieri la sentenza per i politici accusati di avere truffato l'ente durante le sedute delle commissioni consiliari. Nei filmati portati in aula dall'accusa, è emerso il comportamento illecito con presenze brevissime utili soltanto a percepire il gettone di presenza di 56 euro
Gettonopoli Messina, condannati 17 consiglieri Per 15 imputati pene superiori a quattro anni
Dopo una lunghissima camera di consiglio, è arrivata alle 22.30 di ieri sera la sentenza per tutti gli imputati del processo Gettonopoli a Messina. Queste le condanne: 4 anni a Nino Carreri, Santi Sorrenti, Andrea Consolo, Angelo Burrascano, Pio Amedeo, Nicola Crisafi e Carmelina David; 4 anni e tre mesi per Fabrizio Sottile e Paolo David; 4 anni e 6 mesi per Carlo Abbate, Daniele Zuccarello e Benedetto Vaccarino; 4 anni e 8 mesi per Piero Adamo e Nicola Cucinotta; 4 anni e 10 mesi per Giovanna Crifò.
Condannati a tre mesi Nora Scuderi e Libero Gioveni per i quali il pm aveva chiesto l’assoluzione. Per tutti interdizione dai pubblici uffici per la durata di 5 anni e una provvisionale immediatamente esecutiva di diecimila euro ciascuno.
Il procedimento, nato dalle indagini condotte dalla Digos e coordinate dalla Procura di Messina, riguardava i comportamenti tenuti dai politici tra novembre 2014 e gennaio 2015: 90 giorni in cui gli inquirenti hanno monitorato cosa succedeva durante le sedute delle commissioni consiliari. Nei filmati portati in aula, i poliziotti hanno documentato il veloce passaggio dalle salette da parte dei consiglieri comunali che arrivavano, firmavano e andavano via. Ogni seduta di commissione consentiva al singolo consigliere di percepire un gettone di presenza di 56 euro.