Dopo il sequestro del dicembre 2014, la guardia di finanza ha proceduto alla confisca del patrimonio di Marcello Tumminia. Nel complesso i sigilli sono stati apposti su risorse finanziarie del valore di otto milioni e mezzo. Gli inquirenti lo ritengono un soggetto socialmente pericoloso
Trapani, confiscati beni al gioielliere Tumminia Al centro di un’attività di ricettazione e di usura
Otto milioni e mezzo. Ammonta a tanto il valore del patrimonio confiscato dalla guardia di finanza di Trapani a Marcello Tumminia. Noto gioielliere del capoluogo, Tumminia aveva subito a dicembre 2014 il sequestro dei beni. I sigilli sono stati apposti a due gioiellerie – a Trapani e San Vito lo Capo – e a otto immobili; interessati dal provvedimento anche due automobili e le risorse finanziarie depositate in diversi conti correnti.
Il patrimonio è stato ritenuto sproporzionato rispetto al reddito dichiarato, nella considerazione inoltre che Tumminia è ritenuto socialmente pericoloso per via dei reati commessi. I giudici, in tal senso, hanno tenuto conto delle indagini sulla rete di gioiellieri – di cui Tumminia avrebbe fatto parte – specializzata nella ricettazione di gioielli rubati oltre che in un’attività di usura nei confronti di diversi imprenditori del posto.