Floridia, Movimento 5 stelle si affida a Francesco Conti «Prima esperienza in politica, ma non temo nessuno»

Il 36enne Francesco Conti è il candidato più giovane alla carica di sindaco di Floridia. Sposato e padre di due gemelli di sei anni, Conti si affaccia alla politica circa quattro anni fa, militando come attivista del M5s e si presenta senza nessuna precedente esperienza politica alle spalle. Dopo aver prestato servizio sulle navi della Marina Militare per 12 anni, adesso lavora presso l’Unità sistemi informatici dell’Arsenale militare marittimo di Augusta.

Perché ha scelto di candidarsi a sindaco?
«Mi sono trovato spesso impantanato nella lentezza della burocrazia e nei problemi che il nostro territorio deve affrontare nella normale quotidianità. Ero stanco di lamentarmi, quindi ho pensato fosse il caso di rimboccarsi le maniche. Mi sono proposto in assemblea attivisti, sono stato scelto e, con umiltà, ho accettato questo incarico».

Quali sono i punti centrali del suo programma? A che cosa la città non può più rinunciare?
«Il nostro programma è composto da soli dieci punti basati sulla linea del M5s nazionale: quindi al primo posto c’è la scommessa di coinvolgere il cittadino in una democrazia partecipata e diretta, affinché si occupi del bene comune. Poi ci impegneremo per le politiche sociali, per fare in modo che nessuno rimanga indietro. Ma soprattutto abbiamo a cuore la questione dei rifiuti, visto che il Comune di Floridia ancora è solo al sei per cento di differenziata. E, un po’ più a lungo termine, puntiamo anche alla riorganizzazione della macchina amministrativa».

Qual è la figura politica o tecnica (nazionale o internazionale) a cui si ispira?
«Io mi ispiro a Sandro Pertini e a Piero Calamandrei e poi, ovviamente, a Beppe Grillo. Tutta gente che ha creduto e crede nella democrazia, intesa come partecipazione del cittadino, che purtroppo rischia di cessare di esistere perché la politica sempre più sta perdendo di credibilità».

In caso di ballottaggio, con chi si alleerebbe eventualmente nel secondo turno?
«Il M5s non fa alleanze con nessuno e non crede nemmeno nelle liste che vengono collegate e, infatti, ci presentiamo con una lista sola. Per cui non faremo alleanze con nessuno neanche in caso di ballottaggio, ma chiederemo a tutti i nostri candidati la partecipazione attiva alla vita politica locale anche dopo le elezioni a prescindere da come andranno».

Qual è l’avversario che teme di più?
«Io non temo nessuno».

Un pregio e un difetto della precedente amministrazione.
«Il difetto è stato quello di creare disgregazione in consiglio comunale, che si è rispecchiata sul territorio con la disgregazione sociale che ha portato il degrado alle stelle e, infatti, purtroppo Floridia è spesso saltata alle cronache per spaccio, rapine, incendi ad automobili, senza dimenticarci dell’omicidio che c’è stato lo scorso anno fino ad arrivare, qualche giorno fa, all’arresto di un responsabile di servizio. Il pregio è che sono state fatte delle cose, ma non saprei bene dire quali. Sono più bravo a trovare i difetti».

La accusano di aver sbaragliato la concorrenza interna al M5s locale per la candidatura a primo cittadino. Come risponde?
«All’interno del M5s di Floridia non c’è stato alcun tipo di concorrenza perché la mia candidatura è nata da una votazione palese ed è stata ponderata in un anno. Non ho fatto nessuna scalata, perché noi non siamo mestieranti della politica».

Le difficoltà del movimento 5 stelle a livello nazionale crede possano influenzare il voto a livello locale?
«Credo di no perché quello che riusciamo a propagandare è che il M5s non ha la bacchetta magica e non promette di risolvere tutti i problemi lasciati dalla classe dirigente che da oltre 20 anni usurpa il bene comune. È per questo che chiediamo l’aiuto di tutti i cittadini che amano Floridia».


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