Un 43enne e un 30enne sono accusati di avere appiccato il fuoco all'abitazione di una 69enne morta per intossicazione da monossido di carbonio nel novembre 2011
Incendio e omicidio, due arresti «Volevano occupare la casa»
Operazione di polizia tutta europea quella avvenuta questa mattina tra Palermo e Bruxelles. La Direzione investigativa antimafia in collaborazione con il Servizio di cooperazione internazionale di polizia, ha arrestato per incendio e omicidio pluriaggravato, Maurizio Castiglia, 43 anni, palermitano e domiciliato nella capitale belga e Antonio Di Bella, 30 anni, residente a Milsilmeri.
I fatti addebitati ai due uomini risalgono al novembre del 2011, quando Nunzia Castelli, 69 anni, a causa dell’incendio doloso della sua abitazione, morì per insufficienza respiratoria acuta dovuta all’intossicazione da monossido di carbonio. Inizialmente l’accaduto fu imputato a un caso fortuito, ovvero a un corto circuito nato dal mal funzionamento di una stufa.
Solo dopo un’intensa attività investigativa gli inquirenti hanno decretato la natura dolosa dell’incendio e sono riusciti a ricostruirne il movente, rintracciando i due presunti colpevoli. I due arrestati avrebbero voluto, secondo risultanze investigative, con questo gesto intimidatorio costringere la donna a lasciare l’appartamento abitato insieme alla figlia disabile, per poterlo occupare abusivamente. E proprio il Di Bella dopo aver ristrutturato l’immobile ne entrò in possesso.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Castiglia e Di Bella, cosparsero di benzina la porta di ingresso dell’appartamento e da qui sarebbe partito il fuoco che in poco tempo avrebbe avvolto l’intera abitazione. I vigili del fuoco riuscirono a salvare solo la figlia della Castelli, che si era rifugiata nella camera da letto, mentre la donna era già in condizioni disperate.