Unict, Bellantoni verso la nomina a direttore generale Il dirigente di Milano-Bicocca al posto di Portoghese

Un nuovo inquilino per uno degli uffici più contesi di palazzo dell’Università. Manca ancora l’ufficialità, ma sarà Candeloro Bellantoni il prossimo direttore generale di Unict. Posizione oggi ricoperta da Federico Portoghese, già direttore amministrativo dal 2006 al 2009, quando al suo posto è stato chiamato Lucio Maggio. A cui nel 2014 è subentrato nuovamente Portoghese. Da allora, i due hanno continuato ad alternarsi in un clima affatto sereno: tra le cause di reintegro di Maggio e gli esposti in Procura di Portoghese sul lavoro svolto sotto la direzione del suo omologo. Su tutti, la Torre Biologica in via Santa Sofia: inaugurata con cinque anni di ritardo e costata circa dieci milioni in più del previsto. Ma anche la nomina di quattro maxi-dirigenti voluta da Maggio e sospesa da Portoghese, anch’essa al centro di una vicenda giudiziaria. Capitoli non ancora conclusi e che verranno ereditati dal nuovo direttore generale, con buona probabilità scelto proprio perché estraneo alle dinamiche di contrapposizione che hanno tenuto banco negli ultimi anni a Unict.

Fino a oggi il nuovo rettore dell’ateneo di Catania Francesco Basile si era mosso in continuità con il suo predecessore, Giacomo Pignataro. A sua volta in aperta contrapposizione con il past rettore Antonino Recca. Basile, subito dopo il suo insediamento, ha confermato gran parte dei precedenti delegati del rettore ed è rimasto nel sentiero già tracciato da Pignataro insieme ai direttori di dipartimento sulla delicata questione degli avanzamenti di carriera dei professori e della chiamata di nuovi ricercatori. In nome di questa continuità e dell’importanza – ormai anche simbolica – del ruolo del direttore generale, era parsa scontata la riconferma di Portoghese, al quale manca un anno e mezzo per concludere il mandato. Ma la stessa sentenza del Cga che ha fatto decadere Pignataro, imponendo il rinnovo di tutti gli organi di Unict, ha fatto sì che si dovesse procedere a un nuovo contratto di tre anni anche per il direttore generale. Questo ha consentito a Basile di ritenersi libero dalle promesse elettorali e ha riaperto i giochi sulla carica monocratica più importante dopo quella di rettore.

Dopo avere respinto l’auto-proposta di essere reintegrato da parte di Lucio Maggio, Basile ha aperto le selezioni. Sono state più di venti le candidature avanzate e vagliate da un’apposita commissione voluta dal rettore. Alla fine della prima scrematura sono rimasti quattro nomi, tutti sentiti sabato scorso. Oltre all’attuale direttore Portoghese – che ha presentato il curriculum più corposo con ben 27 pagine – l’elenco è interamente composto da papi stranieriCandeloro Bellantoni, direttore generale all’università di Milano Bicocca; Rosa Gatti, che ricopre lo stesso ruolo all’università di Genova; Vincenzo Torrisi, direttore corporate finance alla STMicroelectronics di Ginevra. Oggi Basile ha indicato il nome prescelto al senato accademico per raccogliere il parere dell’organo di governo. Una volta incassato il voto positivo per il proprio candidato, il prossimo passo sarà proporre Bellantoni al consiglio di amministrazione, convocato per il 29 maggio. Più un passaggio istituzionale che una reale consultazione: la nomina è quindi ormai scontata, ma verrà ufficializzata solo dopo la riunione del cda di lunedì.

Calabrese, 57 anni, avvocato laureato a Messina, Candeloro Bellantoni comincia nel 1986 la sua carriera come segretario amministrativo dell’università Statale di Milano. Dal 1999 partecipa alla creazione di un’altra realtà meneghina: l’università di Milano-Bicocca. Per la nuova creatura si occupa della costruzione dell’apparato amministrativo e dell’acquisizione del patrimonio immobiliare. Da allora scalerà le posizioni all’interno dell’ateneo, fino a diventare direttore amministrativo nel 2004. Figura poi trasformata in direttore generale nel 2012, ruolo che ricopre tuttora. Per anni gli è stata affidata anche la direzione del Consorzio bambini Bicocca, un nido d’infanzia sperimentale progettato dall’università insieme alla Pirelli e rivolto a studenti e dipendenti. La sua parola d’ordine sembra essere «tagliare gli sprechi»: dagli sforzi per far prendere confidenza al personale con il mercato elettronico per le forniture alle verbalizzazioni degli esami su tablet – anziché su carta – cominciate già nel 2011. Su cosa possa avere spinto Bellantoni a lasciare Milano e un’istituzione che ha praticamente contribuito a far nascere, potrebbero esserci la voglia di testare il suo modello di gestione con un ateneo più grande e la vicinanza di Catania con la sua Calabria.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]