Sono tra i volti nuovi della politica palermitana, ed entrambi attendono il parere positivo per poter essere ufficialmente candidati. Intanto anche loro hanno reso noti i nomi dei possibili futuri assessori
Comunali, depositate liste di La Vardera e Messina Anche loro in attesa del via libera dalla commissione
Tolto l’autonomista Ciro Lomonte, architetto che ha depositato le proprie liste per il consiglio comunale e le otto circoscrizioni nel primo giorno utile per i Siciliani liberi, sono due gli altri outsider presenti oggi nella sede della segreteria del Comune, a Palazzo Jung, in corsa per la carica di sindaco di Palermo alle prossime amministrative. Sono Ismaele La Vardera e Francesco Messina, entrambi nuovi alla politica.
Il più sornione è apparso Francesco Messina, presente dalle prime ore della mattina ma ancora in attesa di essere registrato. Messina ha con sé la lista Centro riformista con 31 candidati per il consiglio comunale. Il simbolo è un’aquila con le ali spiegate, «anzi, sono ali incazzate», sottolinea lui, che dispensa pillole di saggezza anche sui quattro assessori designati: «Sono delle figure eteree – spiega – perché ciascuno ha mille deleghe e compiti». I quattro sono: Sabrina Bilello, Salvatore Incandela, Marco Pecoraro, Liborio Rappa.
Poi tocca all’ex iena Ismaele La Vardera, sostenuto da Noi con Salvini, Fratelli d’Italia e Centrodestra e nelle ultime ore della giornata di ieri al centro di una polemica su Facebook per gli attacchi diretti dal suo candidato Francesco Vozza nei confronti di Md Alamin, in lizza per Sinistra comune. «Vozza è stato riconfermato perché ha ritirato il post e ha chiesto pubblicamente scusa», dice. Capolista è Giorgio Capì, consigliere comunale uscente per Noi con Salvini. Cinque i nomi degli assessori designati: Totò Borgese allo Sport, vice sindaco di Mondragone, Benedetto Zoccola all’Ambiente, Carmelo Caruso, ex direttore del Conservatorio designato alla Cultura. Infine Gigi Scalzo, presidente del Forum Associazioni familiari alla Famiglia, e Davide Gentile alle Politiche giovanili.