La struttura, unica nel Sud Italia e già funzionante, è presente nell'azienda ospedaliera e sarà presentata lunedì. Permette ai malati oncologici o con lesioni del midollo di conservare le proprie cellule per poterle utilizzare attraverso tecniche di fecondazione assistita
Cannizzaro, nasce la prima biobanca pubblica Pensata per i problemi di fertilità dei pazienti
La prima biobanca pubblica del Sud Italia, già funzionante da qualche mese all’ospedale Cannizzaro di Catania, sarà presentata lunedì prossimo al centro congressi del presidio sanitario dove, oltre a parlamentari e rappresentati istituzionali della sanità e della ricerca, saranno anche presenti il sottosegretario alla Salute Davide Faraone, l’assessore regionale Baldo Gucciardi ed il sindaco di Catania Enzo Bianco.
La struttura, attiva nel reparto di Ginecologia e Ostetricia, e pensata per i problemi di fertilità dei pazienti oncologici ma anche a chi presenta lesioni del midollo, offre a uomini e donne la possibilità di conservare le proprie cellule per poterle utilizzare successivamente attraverso tecniche di fecondazione assistita.
Il servizio offre un approccio multi specialistico grazie all’apporto di varie figure professionali (oncologo, ginecologo della riproduzione, embriologo, psicologo) e, in quanto centro di riferimento, si rivolge a pazienti di tutte le strutture sanitarie, sia pubbliche che private, della Regione. Ad aprire il convegno saranno Angelo Pellicanò, direttore generale dell’azienda Cannizzaro, e la relazione di Paolo Scollo, direttore dell’unità operativa complessa di Ginecologia e Ostetricia, oltre alla testimonianza di un paziente e altri interventi programmati.