Gli arresti risalgono al giugno dell'anno scorso. A guidare la cosca di Giostra ci sarebbe stato Luigi Tibia. Coinvolto anche l'ex vicepresidente dell'Acr Messina Pietro Gugliotta. Tra le accuse anche l'associazione mafiosa, l'estorsione e la detenzione di armi. Prima udienza fissata per il 20 settembre
Messina, 22 rinvii a giudizio per operazione Totem Il clan tra scommesse on line e corse clandestine
Sono 22 le persone rinviate a giudizio ieri dalla giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Messina Daniela Urbani. Si tratta degli arrestati nell’operazione Totem, l’indagine di polizia e carabinieri che il 29 giugno ha decapitato il clan di Giostra che spaziava dall’industria del divertimento e delle scommesse on line all’organizzazione di corse clandestine di cavalli.
A comparire il 20 settembre davanti alla seconda sezione penale collegiale saranno Luigi Tibia, ritenuto dai magistrati il reggente del gruppo mafioso, Paolo Aloisio, Massimo Bruno, Maddalena Cuscinà, Luciano De Leo, Santi De Leo, Francesco Forestiere, l’ex vicepresidente dell’Acr Messina Pietro Gugliotta, Teodoro Lisitano, Paolo Mercurio, Vincenzo Misa, Giuseppe Molonia, Eduardo Morgante, Antonio Musolino, Natale Rigano (17-9-1981), Natale Rigano (17-9-1981), Giacomo Russo, Carmelo Salvo, Giuseppe Schepis, Calogero Smiraglia, Natale Squadrito e Pietro Squadrito.
Deciso dal gup anche lo stralcio della posizione di Antonino D’Arrigo e Roberto Lecca. A loro è stato concesso l’abbreviato condizionato alla trascrizione di alcune intercettazioni. La loro posizione sarà trattata nella prossima udienza fissata a giugno. Le accuse contestate a vario titolo ai 22 imputati sono di associazione di stampo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, trasferimento fraudolento di valori, detenzione di armi, esercizio abusivo di gioco o di scommessa, corse clandestine di cavalli e maltrattamento di animali.