Anche Palermo si unisce al coro che chiede il rilascio del regista, fermato in Turchia dal 9 aprile. Sabato ai Cantieri della Zisa verrà proiettato il suo documentario Io sto con la sposa, all'interno di una due giorni intitolata Diritti in cantiere e voluta dall'ong
Gabriele del Grande, la città si mobilita per la liberazione Appello di Amnesty International per giornalista detenuto
Si moltiplicano in Italia le mobilitazioni e i cortei per chiedere il rilascio del giornalista Gabriele Del Grande, detenuto in Turchia dal 9 aprile, e sabato tocca a Palermo. L’iniziativa si svolgerà a partire dalle ore 16 ai cantieri culturali della Zisa. A intervenire saranno Alessio Genovese, reporter che ha collaborato in diverse occasioni con Del Grande, e Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.
Seguirà la proiezione del documentario Io sto con la sposa, realizzato nel 2014 da Antonio Augugliaro, Khaled Soliman Al Nassiry e dallo stesso Del Grande. L’iniziativa, contrassegnata dall’hashtag #iostocongabriele, si svolgerà durante la seconda giornata di Diritti in cantiere: una serie di conferenze, laboratori e spettacoli sui diritti umani organizzata da Amnesty International Italia alla vigilia della sua XXXII assemblea generale. Oggi la prima telefonata è stata concessa al regista, fermato mentre era al lavoro su un documentario sulle persone in fuga dall’inferno siriano.
«La ragione del fermo è legata al contenuto del mio lavoro – ha detto Del Grande. – Ho subito ripetuti interrogatori al riguardo. Ho potuto telefonare solo dopo giorni di protesta. Non mi è stato detto che le autorità italiane volevano mettersi in contatto con me. Da stasera entrerò in sciopero della fame e invito tutti a mobilitarsi per chiedere che vengano rispettati i miei diritti».