Un tetto di cemento armato, sorretto da due pilastri, è franato addosso a una 14enne e a una 15enne mentre si facevano scattare una foto accanto al barbecue. A una delle due è stata amputata una mano mentre per l'altra sono stati necessari più di 50 punti di sutura alla testa
Paternò, scampagnata di Pasqua finisce in tragedia Gravemente ferite due adolescenti per crollo tettoia
Una tragica scampagnata si è registrata, alla vigilia di Pasqua, alle pendici dell’Etna. Due ragazzine di Paternò, S.N. e J.S., rispettivamente di 14 e 15 anni, sono rimaste gravemente ferite per il crollo di una tettoia in cemento sopra un barbecue artigianale, realizzato all’interno di un fondo agricolo nella zona Vigne di Santa Maria di Licodia. Le giovani assieme al resto dei compagni di classe, in totale circa 20 persone tutte frequentanti l’istituto tecnico Gioacchino Russo, avevano deciso di trascorrere una giornata nella campagna di proprietà dei genitori di uno degli studenti. Le due ragazze avrebbero deciso di farsi fotografare propria nella zona del barbecue con ai lati due pilastri, non è chiaro di quale materiale, utili per sorreggere una tettoia in cemento armato alta oltre un metro e mezzo e larga un metro. Le due ragazze sarebbero salite sulla tettoia, sedendosi sopra di essa con le gambe a penzoloni nel vuoto. Probabilmente i pilastri non avrebbero retto con la copertura in cemento che è collassata. J.S. è rimasta ferita alla testa e al volto, mentre la mano destra di S.N. è rimasta praticamente schiacciata.
Ad allertare i soccorsi sono stati gli stessi amici delle due ragazzine. Un’ambulanza del 118 ha prelevato le due ferite trasferendole al pronto soccorso dell’ospedale di Paternò. Qui i medici, considerata la gravità delle ferite, hanno deciso di trasferire le adolescenti in strutture sanitarie più appropriate. S.N. è stata trasferita in elisoccorso con la massima urgenza al Cannizzaro di Catania. Nonostante i tentativi di salvare l’arto alla ragazzina, domenica mattina la 14enne è stata sottoposta all’intervenuto chirurgico per l’amputazione della mano. L’amica, trasferita al Garibaldi Centro, ha subito l’applicazione di più di 50 punti di sutura alla testa oltre a riportare la frattura del setto nasale.
Grande rammarico per l’accaduto è stato espresso dal tecnico della Volley Club Etna Luca Vittorio: le due ragazzine fanno parte dell’under 16 della squadra di volley, fresca vincitrice della Serie D e promossa nella serie C regionale.«Sono frastornato per quello che è successo – spiega Luca Vittorio a MeridioNews -, non riesco ancora a crederci; una giornata di serenità trasformata in tragedia. Sono due brave ragazze, sono forti e riusciranno a venirne fuori con ancora maggiore carattere. Mi trovavo a Napoli quando sono stato informato, era appena arrivato in albergo per lavoro». «Non ho neanche aperto le valigie e sono ritornato a Paternò. Andremmo avanti nelle prossime gare e giocheremo soprattutto per loro», conclude il tecnico.