Letterio Calbo, ex direttore del reparto di Endocrinochirurgia, il figlio Enrico, allora specializzando e il vicedirettore Massimo Marullo andranno a processo a cominciare dal prossimo settembre. L'indagine è partita nel 2013. In alcuni casi è stata pure necessaria una nuova operazione per sostituire protesi che non andavano bene
Policlinico di Messina, rinviati a giudizio tre medici Per gli interventi al seno certificando falsi tumori
Sono stati rinviati a giudizio i tre medici coinvolti nell’inchiesta sugli interventi di chirurgia estetica al seno, effettuati certificando invece l’esistenza di patologie oncologiche originate da traumi o malformazioni inesistenti.
Il rinvio a giudizio è stato disposto dal gup Monica Marino nei confronti di Letterio Calbo, ex direttore del reparto di Endocrinochirurgia del Policlinico di Messina; Massimo Marullo, all’epoca dei fatti vicedirettore dello stesso reparto e di Enrico Calbo , figlio del professore Calbo, all’epoca specializzando nello stesso reparto. Il 28 settembre prossimo compariranno davanti alla prima sezione penale del tribunale. Ai tre medici vengono contestati, a vario titolo, i reati, commessi in concorso nel periodo compreso tra il 2011 e il 2013, di falso materiale e falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale, peculato e truffa aggravata.
L’indagine – condotta dalla sezione di Pg della polizia – e avviata nel 2013, ha esteso le indagini fino a controllare anche interventi del 2011. Secondo l’accusa, il sistema messo in piedi dai tre indagati si basava nell’effettuare gli interventi di mastoplastica, certificando l’esistenza di patologie oncologiche originate da traumi o malformazioni. Come emerso durante le indagini, in alcuni casi sarebbe stato necessario effettuare anche un altro intervento per sostituire le protesi precedenti che non andavano bene. Le pazienti pagavano le protesi impiantate, che sarebbero state diverse rispetto a quelle in uso alla farmacia del Policlinico