Una ragazza ha aggredito una delle commesse del negozio di intimo per rubare il contenuto della cassa. L'intervento degli altri esercenti della zona ha permesso di fermarla, consegnandola nelle mani delle forze dell'ordine. È soltanto l'ultimo di una serie di rapine compiute ultimamente nella zona
Corso Italia, rapina a mano armata da Golden point «Mi hanno puntato un coltello contro, sto tremando»
«Sono scioccata per quello che mi è appena capitato, sono morta dalla paura». Inizia così il racconto Rosi, una delle commesse di Golden point, negozio di intimo di corso Italia, vittima di una tentata rapina intorno alle 17.30. Quando una ragazza di circa vent’anni ha puntato il coltello alla gola a una collega della donna, pretendendo il contenuto della cassa. Intimorita dall’arma, la dipendente ha ceduto l’incasso. Tuttavia, il colpo non è riuscito per il pronto intervento dei carabinieri, chiamati da Rosi, che si trovava in magazzino. Prima dell’arrivo dei militari, è stato un esercente che lavora a pochi metri dal negozio di intimo ad aiutare le due donne, consentendo loro di uscire dal negozio e bloccando la rapinatrice all’interno.
«Sto ancora tremando – spiega una delle vittime -. Vedersi puntare una lama non è una cosa che succede tutti i giorni ma, fortunatamente, è andato tutto bene». All’arrivo delle forze dell’ordine la ventenne ha desistito, gettando a terra l’arma e i soldi che era riuscita a prendere. «Ho visto le ragazze che sono uscite in preda al panico – racconta un testimone, tutti gli altri negozianti sono usciti e sono riusciti ad aiutarle». «I carabinieri – continua – sono intervenuti in breve tempo e la ragazza, bassina e sicuramente di Catania, si è arresa. Quello che mi ha stupito – conclude – è che sarebbe potuta scappare, ma probabilmente vedendo il capannello di persone fuori ha rinunciato».
L’episodio si unisce ad altri, avvenuti sempre nella stessa zona del capoluogo etneo, come il furto di otto motociclette nella stessa notte parcheggiate davanti al Palazzo di giustizia di piazza Verga o quello di uno scooter a un’avvocata in via Francesco Crispi. Ma anche la spaccata al negozio di abbigliamento Urban di viale Jonio e, ancor più recentemente, quello all’ottica Spectacle dei fratelli Angiolucci di viale Africa. Per finire con quello compiuto, a pochi civici di distanza, al noto negozio di Gigi Tropea.