Da venti giorni improvvisa moria di uccelli in centro «In trecento tra largo Bordighera e piazza Europa»

Prima era solo piazza Europa, poi ha iniziato anche largo Bordighera. Da una ventina di giorni sono quasi trecento gli stornelli, piccoli uccelli migranti che stazionano sui ficus dal tramonto all’alba, che cadono morti sul suolo di Catania. Alcuni ad ali spiegate, altri coi becchi aperti, altri ancora come colpiti nel sonno — all’improvviso — da un male che non è ancora stato identificato. Esclusa l’influenza aviaria (di cui non c’era traccia negli esami microbiologici), restano altre ipotesi come quella tossicologica o ambientale. Forse un avvelenamento, del quale ancora si devono capire i contorni, o forse impulsi elettronici troppo forti per essere sopportati dai piccoli animali. «In questi anni non è la prima volta che accade e stiamo svolgendo tutte le indagini possibili», tranquillizza Salvatore Rubbino, del servizio Igiene urbana dell’Asp veterinaria etnea.

Le segnalazioni di stornelli morti cominciano a metà gennaio nella zona di piazza Europa. Sotto i ficus della rotonda con la fontana, un tardo pomeriggio, vengono ritrovati una ventina di cadaveri di questi piccoli uccelli, specie tutelate, che a centinaia popolano gli alberi del capoluogo etneo. Il mattino dopo la stessa storia: ne vengono rivenuti quasi trenta, raccolti a uno a uno e infilati nei sacchetti per essere esaminati. La prima autopsia non rivela nessuna malattia né infezione, così gli organi interni vengono inviati all’Istituto zooprofilattico di Palermo per altre analisi su elementi chimici che potrebbero averli uccisi. Ma la moria, intanto, non si arresta. 

«Abbiamo fatto diversi sopralluoghi – continua Rubbino – sono in corso analisi nell’eventualità in cui si tratti, per esempio, di avvelenamento da diserbanti o da botulino». Per i risultati tossicologici, considerata la quantità di sostanze da controllare, ci vuole un po’ di tempo. E si vagliano anche altre strade: la possibilità che si tratti di un fattore ambientale (smog o eccessiva concentrazione di metalli pesanti) o di un campo elettromagnetico (come un ripetitore dal segnale troppo forte). Quest’ultima ipotesi potrebbe anche spiegare una stranezza della quale ancora i medici non sono venuti a capo: muoiono, pare per arresto cardiaco, solo gli uccelli della specie degli stornelli e solo quelli di piazza Europa e largo Bordighera. Senza soluzione di continuità e ormai da tre settimane.

«Si tratta di uccelli che viaggiano in grandi stormi. Di giorno volano anche fino alla Piana di Catania e la sera tornano tra gli alberi in città – continua il veterinario – Ogni stormo ha l’abitudine di alimentarsi sempre nello stesso posto, per questo non escludiamo possibili avvelenamenti, ma è difficile capire dove». Gli stornelli che vivono alla villa Bellini e in piazza Santa Maria di Gesù, tra l’altro, sono perfettamente sani. «Quindi o è un problema di zona oppure quegli stormi vanno a nutrirsi in posti diversi». «Gli stornelli sono considerate specie invasive», interviene un cittadino che lavora nella zona di largo Bordighera, cacciatore nel tempo libero. «Siccome mangiano quello che c’è nei campi, gli agricoltori li avvelenano – aggiunge – Quello che dovrebbe farci paura è che noi mangiamo le stesse cose che ammazzano loro».

Proprio nella piazza alle spalle di viale Vittorio Veneto ieri sera gli uomini della nettezza urbana del Comune di Catania, assieme al personale dell’Asp veterinaria, hanno fatto una pulizia dei cadaveri. «C’era un tappeto di acidduzzi morti – spiega Carmelo, gestore del chiosco – La cosa brutta è che i corpi stavano pure nel parco giochi dei bambini e, ovviamente, i genitori hanno smesso di portarceli. Perché non potevano manco girare gli occhi senza preoccuparsi di chissà cosa si mettevano in mano i bimbi». Il sindaco di Catania Enzo Bianco e l’assessore all’Ecologia Rosario D’Agata, intanto, sono stati informati della vicenda. «Abbiamo chiesto di transennare le zone interessate e rimuovere i cadaveri per evitare che vengano mangiati da altri animali o che si decompongano», conclude Rubbino. Ma per individuare le cause di questi decessi improvvisi sarà necessario aspettare i risultati degli esami.


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