Su 90 parlamentari, meno della metà ha presentato un disegno di legge. Considerando pure interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno in otto registrano una casella vuota. «Il nostro lavoro sta nell’ascolto del territorio», si difende l'acese D'Agostino. Valeria Sudano: «Le mie iniziali non aiutano»
Ars, nel 2016 otto deputati a zero atti parlamentari «Fannulloni? Più che i numeri conta lavoro di squadra»
Tra gli scranni dell’assemblea regionale siciliana siedono 90 deputati, eppure, nell’ultimo anno, meno della metà ha presentato almeno un disegno di legge. E allargando il cerchio alle altre attività parlamentari – interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno – otto restano fermi a quota zero. «Numeri che dicono poco», secondo i diretti interessati, che pensano al «lavoro di squadra» e danno la colpa «all’ordine alfabetico».
Si fermano a 39 gli inquilini di sala d’Ercole che hanno
presentato almeno un ddl nell’ultimo anno. Volendo tirare fuori dall’elenco
il governatore, Rosario Crocetta, la cui firma appare in tutti gli atti
presentati dalla giunta, parlamentare pure lui, così come i suoi assessori Anthony Barbagallo, Antonello
Cracolici, Baldo Gucciardi, Luisa Lantieri, Bruno Marziano e Gianluca
Micciché, resta comunque
alto il numero dei deputati che non hanno presentato alcuna proposta
normativa nei 366 giorni del 2016. Giustificati anche il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, che non ha presentato alcun atto
parlamentare per tenere fede al ruolo istituzionale e, in parte, i deputati Pino
Apprendi, subentrato a Francesco Riggio soltanto lo scorso 1
dicembre e Alfio Barbagallo, che ha sostituito Gino Ioppolo prima della pausa
estiva.
Al netto delle giustificazioni, restano comunque 41 i
deputati che non hanno proposto alcun ddl. Ma se in molti si salvano considerando le interrogazioni parlamentari, le mozioni, le
interpellanze, gli ordini del giorno, restano in otto a non aver
presentato alcun atto parlamentare nel 2016. Sono il centrista Gaetano
Cani, Nicola D’Agostino (Sicilia Futura), Giuseppe Di Maggio (Ncd), gli
autonomisti Giovanni Di Mauro e Cataldo Fiorenza, Nino Dina (gruppo
Misto), Giuseppe Gennuso (Grande Sud-Pid) e Valeria Sudano (Pd).
Numeri
che «dicono ben poco sull’attività parlamentare di un deputato» secondo
D’Agostino. «Non inseguo queste statistiche – sottolinea ancora
l’esponente di Sicilia Futura – perché il lavoro di un parlamentare si
articola nell’ascolto del territorio e nel rappresentare le esigenze dei
territori, nel lavoro all’interno delle commissioni e infine in Aula,
spesso attraverso contributi che non fanno parte di queste statistiche.
Il lavoro complessivo del gruppo parlamentare e dell’assessore che ci
rappresenta in giunta, Maurizio Croce, qualificano la qualità
dell’intero gruppo. Il bilancio di Sicilia Futura, e quindi anche il
mio, è ampiamente soddisfacente».
Valeria Sudano (l’unica deputata Pd a
non aver presentato in qualità di primo firmatario alcun atto
parlamentare), invece, sorride: «Io pecora nera? In realtà all’interno
del gruppo si fa lavoro di squadra e certamente le iniziali del mio
cognome non aiutano nel momento in cui si appongono le firme in ordine
alfabetico. In ogni caso resto convinta che gran parte del lavoro si
svolga nelle commissioni, i cui atti non finiscono nelle statistiche
ufficiali».