Luca Salici ha pubblicato qualche giorno fa la petizione online e presto il caso è giunto all'attenzione dei massimi esponenti del giornalismo. Oggi a fare il proprio endorsement è il presidente nazionale Enzo Iacopino. «Il Paese deve ringraziare Orioles per quello che è stato e che ha fatto»
Pensione a Orioles, la richiesta arriva a Gentiloni Oltre 12mila firme. L’Inpgi: «Possiamo fare poco»
Dopo l’adesione da parte dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia tramite il presidente Riccardo Arena, la petizione lanciata su Change.org dal 34enne Luca Salici per attribuire una pensione al giornalista Riccardo Orioles guadagna pure l’appoggio del presidente dell’Odg nazionale Enzo Iacopino. Che, in occasione della conferenza stampa di fine anno del presidente del Consiglio dei ministri Paolo Gentiloni, ha preso la parola. «Ha cominciato al fianco di Pippo Fava a I Siciliani e ha reso onore non solo al giornalismo ma a questo tormentato Paese», ha detto Iacopino. «Sarebbe giusto che il Paese lo ringraziasse per quello che è stato e che ha fatto», ha concluso. Una dichiarazione attraverso la quale Iacopino ha chiesto al premier Gentiloni la concessione per Orioles del vitalizio previsto dalla legge Bacchelli, ovvero una sorta di pensione a favore dei cittadini illustri che si trovano in ristrettezze economiche.
Riccardo Orioles, 67 anni, è stato il co-fondatore del giornale I Siciliani assieme a Giuseppe Fava, fino a quando quest’ultimo non è stato ucciso dalla mafia per via delle inchieste pubblicate. La raccolta firme promossa da Salici ha raggiunto, in poco più di quattro giorni, quasi dodicimila sostenitori. Attualmente Riccardo Orioles è il direttore de I Siciliani giovani e si occupa quotidianamente della formazione di giovani reporter. Senza stipendio, si mantiene grazie a una pensione minima di anzianità. Non usufruendo quindi di quella giornalistica perché all’Inpgi, l’istituto di previdenza sociale della categoria, risulta il pagamento dei contributi solo per quattro anni. Quelli in cui il giornalista ha lavorato al settimanale Avvenimenti. «Riccardo è da sempre impegnato nello studio, nella denuncia e nel contrasto alla mafia e a tutte le forme di malaffare e corruzione», si legge in un comunicato diffuso dall’Odg Sicilia.
«Siamo certi – si legge nella nota – che i due colleghi siciliani presenti nel cda, il vicepresidente Giuseppe Gulletta e la consigliera Maria Pia Farinella, che è anche fiduciaria per l’Isola, saranno in grado di valutare i margini di intervento dell’istituto e di dare risposte alle più che legittime aspettative di Riccardo e di quanti lo sostengono». Ma Gulletta replica a MeridioNews: «L’Inpgi può fare ben poco, dovremmo vedere qual è la sua posizione pensionistica con i contributi. La pensione si può concedere solo se è stata maturata». Alla petizione nel frattempo aderisce pure il presidente del senato Pietro Grasso. «Merita che le istituzioni lo aiutino e che siano concretamente dalla sua parte dopo una vita spesa nel racconto di verità scomode», ha dichiarato all’Ansa.