Intorno alle 14 di ieri la Questura di Catania ha ricevuto delle segnalazioni su un giovane straniero che puntava contro i passanti quello che sembrava un coltello. Fermato dagli agenti ha prima fornito delle generalità false, poi è fuggito e nuovamente fermato ha insultato e picchiato gli agenti. Il coltello non è stato ritrovato
Via Crociferi, 19enne colombiano minaccia i passanti Arrestato, insulta e prende a calci e pugni i poliziotti
Paura ieri in via Crociferi, dove un giovane straniero ha a lungo inveito e minacciato i passanti, forse anche con un coltello. Si tratta del 19enne Lujan Sebastian Ochoa, di nazionalità colombiana, che dopo l’intevento degli agenti è stato prima fermato e condotto in Questura e poi, dopo un tentativo di fuga con annesse aggressioni verso gli agenti, definitivamente arrestato con le accuse di resistenza, violenza, minacce, oltraggio, lesioni e false dichiarazioni sull’identità personale a pubblico ufficiale.
L’arresto è avvenuto grazie alle molte segnalazioni telefoniche giunte a partire dalle 14 alla sala operativa della Questura. Nelle chiamate si segnalava un giovane, probabilmente extracomunitario, vestito con giubbotto di colore verde e jeans di colore blu che, brandendo un coltello, minacciava i passanti su via Crociferi. La descrizione e la dinamica delle minacce è stata poi confermata di persona agli agenti, da parte di persone che hanno reso spontaneamente dichiarazioni in merito, ma senza certezza sulla effettiva presenza di un coltello o di un altro oggetto. Il giovane, nel frattempo, si era allontanato nelle vie limitrofe, in direzione di piazza Dante. Ochoa è stato ritrovato poco dopo in evidente stato di alterazione psicofisica: alla vista della volante ha tentato di dileguarsi. Raggiunto e fermato, nonostante i tentativi di divincolarsi con forza, è stato subito perquisito, ma non veniva però rinvenuto il coltello, neppure lungo il tragitto indicato nelle testimonianze raccolte. Accompagnato presso gli uffici della Questura, l’uomo ha fornito un proprio nominativo, che è stato fatto scrivere allo stesso su un foglio di carta per maggiore sicurezza. Per accertare l’identità gli agenti si sono quindi recati nell’abitazione di un suo amico, dove hanno rinvenuto il passaporto con le generalità autentiche .
Nel frattempo Ochoa ha tentato di scappare dagli uffici della Polizia. Fermato, con non poche difficoltà, è stato portato nell’auto di servizio e di nuovo negli uffici della Questura. Ochoa ha continuato a insultare e tirare pugni e calci ai poliziotti intervenuti, che hanno dovuto fare ricorso alle cure mediche per le lesioni ricevute e venivano successivamente dimessi con una prognosi di tre giorni, salvo complicazioni.
Alla luce di quanto accaduto OCHOA LUJAN Sebastian è stato arrestato per i reati di resistenza, violenza, minacce, oltraggio, lesioni e false dichiarazioni sull’identità personale a pubblico ufficiale e su disposizione del Pubblico Ministero di turno collocato agli arresti domiciliari in attesa del processo per direttissima, fissato per oggi.