Gli agenti dell'Arma li hanno sorpresi in una via di Villagrazia di Carini mentre stavano asportando la targa da un motorino, precedentemente rubata da un altro veicolo, risultato rubato. In un involucro a fianco allo scooter c'era un involucro con una pistola con la matricola abrasa. In manette anche il fratello di uno dei due con l'accusa di detenzione illecita di sostanze stupefacenti
Armi clandestine e ricettazione Carabinieri arrestano due cugini
I carabinieri della stazione di Villagrazia di Carini e la polizia penitenziaria hanno arrestato due cugini palermitani, D.D.A. di 25 anni e A.R. di 27, con l’accusa di porto di arma clandestina e di munizioni e ricettazione. Nella mattinata, gli agenti della polizia penitenziaria, transitando in via Giambanco, hanno notato i due ragazzi, fermi al margine della strada a bordo di un motoveicolo dal quale stavano togliendo la targa ‘sovrapposta’ a quella reale, tentando di disfarsene.
A seguito del controllo, svolto con l’ausilio dei carabinieri giunti in rinforzo, gli agenti «hanno rinvenuto a terra, avvolta in un involucro di plastica e nell’immediata disponibilità dei due, una pistola beretta modello 34 calibro 9, con matricola abrasa e due cartucce nel caricatore». Dagli accertamenti svolti, la targa sovrapposta del motociclo è risultata rubata, dicono gli inquirenti. Gli arrestati sono stati condotti prima al Pagliarelli in attesa dell’udienza di convalida e poi posti agli arresti domiciliari.
Poche ore dopo, alle ore 16 circa, nel corso delle perquisizioni eseguite presso le abitazioni dei due cugini palermitani, i carabinieri hanno arrestato anche R.D.A. di 28 anni per il reato di detenzione illecita di sostanza stupefacente, fratello di D.D.A. Nella loro abitazione, i Carabinieri hanno trovato involucri e due mazzetti di sostanza sospetta, presumibilmente marijuana, del peso complessivo di 66 grammi circa. Dopo l’udienza di convalida, R.D.A. è stato rimesso in libertà in attesa del processo.