Il primo cittadino brontese, Graziano Calanna, segnala su Facebook «persone che bussano alle porte delle abitazioni spacciandosi per impiegati del Comune». Solo che nessuna attività simile sarebbe stata autorizzata dai suoi uffici. «Metto in guardia i cittadini per evitare truffe o rapine», dice a MeridioNews
Bronte, sindaco dà allarme su falsi dipendenti «Chiedono di entrare in casa per censimento»
«Ho saputo che ci sono persone che bussano alle porte delle abitazioni spacciandosi per impiegati del Comune impegnati ad effettuare un censimento. È falso. Se dovesse accadere ancora, invito i miei concittadini ad avvertire i carabinieri, telefonando al 112». Poche parole scritte dal sindaco di Bronte, Graziano Calanna, sul suo profilo Facebook, per mettere in guardia i brontesi su una nuova forma di truffa ai danni, spesso, di anziani soli, o gente poco accorta.
«Diversi amici e parenti – dice Calanna a MeridioNews – mi hanno riferito di avere visto due persone in giro che spacciandosi per dipendenti comunali, e spiegando che dovevano fare un fantomatico censimento, chiedevano di entrare in casa. Dopo avere chiesto a tutti i miei dirigenti se il Comune stava effettuando tale operazione, o altre simili, ed avendo avuto risposta negativa, ho subito pensato ad una truffa, e ho messo in guardia i miei concittadini in maniera da evitare raggiri o, peggio ancora, rapine».
Fortunatamente, da ricerche effettuate, sembra che non vi siano stati episodi di questo genere in questi giorni. E alle forze dell’ordine non risultano denunce di furto o rapina che possano essere legati ai finti dipendenti. Risultano, invece, casi di diverso genere: persone che, dopo avere carpito i numeri dell’utenza, chiedono di vedere bollette di luce o del gas con l’obiettivo di registrare contratti fasulli, mai firmati dagli utenti. A questo proposito, il consiglio degli investigatori è di rivolgersi immediatamente a carabinieri e polizia.