Il nome ricalca il più famoso TripAdvisor, ma i servizi offerti sono di tutt’altra natura. Nelle nove province siciliane sono registrate 1918 professioniste del sesso, delle quali più della metà concentrate nei due capoluoghi più grandi. I clienti comunicano tra loro in codice, scambiandosi consigli e opinioni
Escort Advisor, sito per recensire sesso a pagamento Catania la città con più offerta, Enna la meno visitata
Nove province, 1918 escort, delle quali più della metà concentrate a Catania e Palermo. Almeno stando al portale Escort Advisor, che – come lascia intendere il nome, che ricalca il più noto TripAdvisor – pubblica le recensioni degli utenti sulle prestazioni sessuali ottenute a pagamento. Con qualche divagazione sull’ambiente e la location: «La stanza è ben climatizzata», commenta Alex. «Molto difficile il parcheggio», aggiunge un utente registrato col nome di Tantoper. Entrambi valutando le prestazioni di Sarita, 26 anni, colombiana, che riceve a Palermo, nella zona dell’Ucciardone, in un condominio «molto noto a noi dell’ambiente».
Nella classifica delle città più goderecce, Catania batte il resto della Sicilia: con 648 professioniste registrate è il capoluogo etneo a farla da padrone nelle ricerche, e nelle recensioni, dei siciliani. A seguire Palermo (489 escort), Messina (223), Siracusa (142), Trapani (123), Ragusa (117), Agrigento (92), Caltanissetta (69) ed Enna (15). Una classifica che riflette, in parte, anche quella di soddisfazione dei clienti. A Enna allo stesso numero di telefono rispondono, di volta in volta, donne diverse. «Premetto che con lo stesso numero ogni settimana cambiano le ragazze – interviene un ennese – Ho avuto esperienze altalenanti». E un «collega», così si definiscono tra loro i frequentatori abituali del forum, gli dà manforte poco dopo.
«Poco social, niente extra, VU buttata». Un altro utente insoddisfatto. Il «social» è il tempo che si passa a socializzare con la escort, parlando del più e del meno. Gli extra sono tutto quanto non incluso in una prestazione tradizionale (per esempio la possibilità di concludere il rapporto senza preservativo). E «VU» sta per «velocità urbana»: cinquanta chilometri orari, cioè cinquanta euro. Il costo base di un appuntamento con una escort. Al quale poi si possono aggiungere le rose: venti o trenta, di solito, come gli euro da sommare alla tariffa più bassa. Per una Gfe, girlfriend experience, vale la pena spendere un po’ di più: è quando il rapporto è intimo, come se lei fosse una fidanzata.
Il linguaggio è volutamente difficile da capire per i non addetti ai lavori. Escort Advisor offre un sommario in pdf, che spiega tutte le sigle più usate sul forum: «Non si va su Rai2», per esempio, significa che il secondo canale è proibito: niente sesso anale. «Lei è bella ma non balla – scrive U cumpari, che recensisce una 25enne sudamericana che riceve a Ragusa – Le do tre stelle, ma solo per invogliarla a fare di più. Sarebbe un must». «Una curiosità – interviene Uomo ibleo sotto al profilo di una giovane orientale – Alla fine del rapporto vi offre le caramelle: vari gusti di frutta o alla menta».
Gentilezze che non tutte usano. «Sono stato da lei alcune volte, ma il tempo l’ha cambiata e sta diventando furbetta», si lancia in un’analisi Max60, catanese. È arrabbiato perché Bianka, agrigentina, si fa baciare sulle labbra controvoglia e non avrebbe rispettato gli accordi presi per telefono. «Mi ha deluso profondamente – conclude – Tutto posso accettare, ma non le furberie. Non tornerò più». E per conferma le dà una sola stellina. Stessa valutazione spetta a una ragazza ungherese sulla trentina, che riceve a Catania. «Troppo chiacchierona», dice Moretto. Lui, del resto, sembra preferire le escort locali. «Merita più visite e va trattata bene – precisa di una donna che riceve nel Catanese, ad Aci Castello – Se proprio devo trovare un neo, dovrebbe dire meno volte “gioia”».