La Rete Palermitana Miseria Ladra organizza un evento pubblico per una riflessione comune tra le realtà che si occupano di contrasto alla miseria. Il presidente di Emmaus: «Dopo gli ultimi episodi di intolleranza, serve alzare la voce sulle emergenze sociali perché a Palermo si muore in mezzo la strada, un fatto inconcepibile»
Giornata mondiale contro la povertà, associazioni in rete «Alzare la voce su emergenze sociali: si muore per strada»
Nel giornata mondiale contro la povertà, le associazioni di Palermo fanno rete e si schierano al fianco di senzatetto e clochard nel chiedere l’intervento delle istituzioni nel contrasto alla marginalità e all’esclusione sociale. Cresce in città e provincia, infatti, l’allarme legato a fenomeni maturati in contesti di povertà che negli ultimi mesi sono stati caratterizzati da numerosi episodi di cronaca. Dopo il ritrovamento a Lascari del corpo carbonizzato di un barbone nel mese di aprile, questa settimana è stata la volta di un ragazzo di soli 22 anni, il senzatetto ferito gravemente da una bomba molotov mentre si trovava assieme alla sua ragazza all’interno di una baracca a Ciaculli. «Al di là dell’emergenza quotidiana – racconta il presidente di Emmaus Palermo Nicola Teresi – quest’ultimo episodio è la dimostrazione che l’esclusione crea intolleranza della quale questi due ragazzi sono stati vittima».
Ed è proprio con questo spirito che la Rete Palermitana Miseria Ladra, per il secondo anno consecutivo, organizza a Palermo un evento pubblico in occasione della Giornata mondiale contro la Povertà. Oggi, al Centro Arcobaleno 3P, in via Villagrazia 40, alla Guadagna, è l’occasione per una riflessione comune tra le realtà che si occupano di contrasto alla miseria. «Sono troppi gli episodi di cronaca – prosegue Teresi – che si sono verificati ultimamente, legati a un contesto di esclusione anche relazionale. Lunedì abbiamo invitato il sindaco e la giunta al completo, perché il senso di comunità si deve rinnovare tra le diverse parti: cittadini, associazioni e istituzioni. L’obiettivo principale è confrontarci e aprirci al dialogo. Serve alzare la voce sulle emergenze sociali e sul fatto che a Palermo si muore in mezzo la strada, un fatto inconcepibile».
«L’iniziativa di oggi – aggiunge Teresi – è un altro tassello di un percorso iniziato un anno fa sia fa con la nascita di Emmaus sia con la partecipazione alla campagna nazionale Miseria ladra, e si propone di individuare proposte per rendere illegale la povertà. Mentre l’anno scorso la giornata mondiale contro la povertà è stata organizzata al mercatino Emmaus, quest’anno la scelta è caduta su un altro luogo simbolico, il centro di suor Anna Alonzo. Credo sia doveroso dimostrare vicinanza anche fisica a chi lavora nei contesti più difficili della città e rinnovare l’incontro tra queste associazioni tenendo alto il tema della lotta alla povertà».
«L’amministrazione non fa assolutamente nulla – lamenta la suora coraggio fondatrice del Centro Arcobaleno 3P, in passato vittima di intimidazioni – e noi operiamo in un quartiere difficilissimo, emarginato e chiuso, dove diamo fastidio e non riceviamo contributi di alcun tipo. Aiutiamo oltre 300 persone tra ragazzi e adulti, senza dimenticare uno dei progetti che mi più sta più a cuore, quello delle ragazze nigeriane sottratte alla tratta. Vorremmo fare qualcosa per loro che stanno tentando di realizzare un laboratorio di cucito, ma servono risorse per acquistare i macchinari. Sarà comunque un momento importante di confronto – conclude – anche se non mi faccio illusioni perché non ci sono risorse».
Numerose le associazioni palermitane che aderiscono all’iniziativa, tra queste Pro.Vi.De. Regine della Pace, Emmaus Palermo, Handala, Libera Palermo, Centro Salesiano Santa Chiara, Laboratorio Zen Insieme,MIR Palermo, Per Esempio, Addiopizzo, Bayty Baytik, Caritas Palermo, Le Onde,H.R.Y.O. e Comitato 12 luglio. Il programma prevede alle 17 la musica degli Nkantu D’Aziz e dalle 18 in poi interventi delle associazioni e delle istituzioni con un piccolo rinfresco.