Il gruppo Campari ha organizzato una serata gratuita ai piedi delle colonne greche, con concerto di Elio e le storie tese e dj set. Centinaia i partecipanti. La direttrice del parco archeologico: «I privati possono ottenere una concessione d'uso a titolo oneroso, se non è lesivo dell'area». Guarda le foto
Evento organizzato da Aperol al tempio di Segesta «Pagati 22mila euro destinati alla manutenzione»
Sarà stata forse meno esclusiva della cena organizzata quest’estate da Google ai piedi del tempio della Concordia di Agrigento, ma l’evento messo in piedi sabato sera da Aperol a Segesta ha riscosso ugualmente grande successo. Dopo il colosso di Mountain View, a scegliere i beni culturali siciliani è stato anche il gruppo Campari. Così nel weekend le colonne di epoca greca si sono illuminate di arancione, il colore tipico della bevanda, e centinaia di persone si sono riversate nel parco archeologico per assistere al concerto di Elio e le Storie tese, bere e ballare sui ritmi del successivo dj set. L’evento è giunto alla sua seconda edizione, l’anno scorso era toccato a Selinunte ospitarlo.
In cambio Aperol ha versato nelle casse del parco archeologico 22mila euro. «Con questa somma – spiega la direttrice Agata Villa – abbiamo provveduto alla manutenzione straordinaria di luci, servizi igienici e locali di servizio; al ripristino di alcuni percorsi pedonali; alla ristampa dei pannelli didattici degradati e al posizionamento di panchine e altri arredi». Ormai da anni il patrimonio archeologico siciliano si è aperto ai privati, non senza polemiche, come quelle che hanno accompagnato la scelta di Google – in quel caso furono versati circa 200mila euro per due serate – di portare i big della finanza e dell’industria a cena in una Valle dei Templi blindata.
Per Villa non è più tempo di polemiche. «Questo tipo di autorizzazione – spiega – rientra nelle concessioni d’uso dei siti culturali normate dal codice dei Beni culturali e da alcune circolari emanate dal Dipartimento dei Beni culturali della regione Sicilia. I privati possono ottenere una concessione d’uso a titolo oneroso, qualora l’evento proposto sia valutato positivamente e comunque non lesivo in nessun modo dell’area concessa. A tale riguardo – conclude – vengono impartite puntuali prescrizioni relative a tutela, rispetto sicurezza e decoro».