La manifestazione si svolgerà tra il 21 e il 23 ottobre nel popolare quartiere che ospita il mercato storico. A sostenere l'evento, l'amministrazione comunale e la Rap, che promuove la raccolta differenziata nella zona
Ballarò Buskers, il festival degli artisti di strada Tre giorni di eventi e spettacoli all’Albergheria
Ballarò diventa palcoscenico interamente dedicato agli artisti di strada. Sarà il popolare quartiere di Palermo a ospitare la prima edizione di un nuovo festival, il Ballarò Buskers, evento internazionale dedicato, appunto, alle arti di strada. La manifestazione si svolgerà il 21, 22 e 23 ottobre.
Il Festival è stato presentato a piazzetta Mediterraneo ed è promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo e da un cartello composto da numerose associazioni, circoli e cooperative impegnate per il rilancio del quartiere, con il sostegno della Presidenza del Consiglio Comunale di Palermo e della Rap per promuovere l’avvio della raccolta differenziata nel mercato e le finalità aziendali di riqualificazione e igiene ambientale.
Per la realizzazione del progetto è nata un’associazione temporanea di scopo ad hoc che ha come capofila il circolo Arci Porco Rosso. A completare il cartello di associazioni ci sono Santa Chiara, Handala, Cooperativa Terradamare, Maghweb, Moltivolti, Logiche Meticce, Caravanserai e Brushwood.
In quei tre giorni cambierà il volto del quartiere conosciuto in tutto il mondo per il suo mercato all’aperto in stile arabo, il più antico in città. Strade, piazze, vicoli, monumenti e spazi di Ballarò saranno invasi dagli artisti che tra abbanniate e coppi di frutta animeranno il mercato, emozionando grandi e piccini.
«Con questa manifestazione di prestigio si conferma l’impegno dell’amministrazione a riqualificare e promuovere Ballarò come uno dei punti di forza dell’offerta culturale e turistica della città», hanno dichiarato il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alla Cultura Andrea Cusumano. «La sinergia tra l’amministrazione, le associazioni, i residenti e gli esercenti – continuano – garantisce l’aderenza alle istanze del territorio nell’ottica di una crescita della cura e del rispetto di una realtà così complessa e sensibile come Ballarò»