L'iter burocratico, avviato per far fronte ai numerosi prepensionamenti e alle inidoneità, dovrebbe essere concluso prima dell'inizio dell'anno scolastico previsto dal calendario regionale
Scuola dell’infanzia, verso statalizzazione di tre sezioni L’assessora Evola: «Necessario per mantenere offerta»
In fase conclusiva le procedure per la statalizzazione di tre sezioni delle scuole dell’infanzia comunali presenti in altrettanti istituti statali. Si prevede di concludere l’iter burocratico prima dell’inizio dell’anno scolastico previsto dal calendario regionale. «L’operazione si è resa necessaria ed è stata concepita – spiega l’assessora alla Scuola Barbara Evola – per ovviare a numerosi pensionamenti ed inidoneità che ci avrebbero costretti a chiudere sezioni, riducendo l’offerta scolastica comunale e, complessivamente, i servizi alla prima infanzia della città, a fronte di una richiesta forte da parte delle famiglie. Pertanto, ci siamo rivolti all’Ufficio Scolastico Regionale – continua l’assessora – per chiedere tre insegnanti della scuola dell’infanzia statale, al fine di tenere aperta la sezione Kolbe, che si trova all’interno dell’Istituto statale Guttuso, e di statalizzare la sezione Turrisi Colonna (all’interno dell’omonimo plesso in zona Tribunale) e la sezione della Nuccio all’Albergheria. In quest’ultimo caso, l’operazione è importante anche per la scuola statale che la ospita, che sconta un sensibile decremento nel numero degli iscritti e che potrebbe acquisire nuovamente l’autonomia».
«Le due insegnanti comunali, invece, ci consentiranno di aprire due sezioni in due territori disagiati – i plessi Whitaker alla Zisa e Rosolino Pilo di via Sebastiano La Franca – riducendo sensibilmente le liste d’attesa. Desidero ringraziare, per l’impegno profuso e la disponibilità manifestata – conclude l’Assessora alla Scuola – il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, Dottoressa Maria Luisa Altomonte, la cui collaborazione ci ha consentito di rendere stabile, da un lato, il servizio in tre contesti statali, dall’altro, di aumentare l’offerta in altri territori della città».