Al Barbera è stato presentato alla stampa il ventitreenne centrocampista olandese di origini marocchine che ha rinnovato il contratto con la Juventus contestualmente al trasferimento al club rosanero in prestito con diritto di riscatto. Il segreto del neo-acquisto, che si ispira a Pirlo e a Gerrard, è la duttilità
Bouy, un jolly nel mazzo di Ballardini «Sono felice, c’è un grande gruppo»
In attesa del responso del campo, è il curriculum a parlare e a rassicurare i tifosi in merito alla bontà dell’operazione effettuata dalla società. Un giovane cresciuto nelle giovanili dell’Ajax e con un recente passato nella Juventus, club che peraltro ne detiene attualmente il cartellino, ha certamente delle qualità. Delle potenzialità sulle quali ha deciso di investire il Palermo che, puntando su Ouasim Bouy, ha integrato la batteria dei centrocampisti consegnando a Ballardini un jolly adattabile a più ruoli. È la duttilità il punto di forza del ventitreenne olandese di origini marocchine reduce da una stagione allo Zwolle (campionato olandese) nella quale ha cambiato spesso la propria collocazione tattica agendo prevalentemente da mezzala ma in alcune circostanze anche da play basso davanti alla difesa e pure da trequartista. «Posso giocare sia come playmaker sia come interno – ha sottolineato durante la presentazione ufficiale al Barbera il neo-acquisto rosanero che ha rinnovato il contratto con la Juventus contestualmente al suo trasferimento al club di viale del Fante con la formula del prestito con diritto di riscatto – dipende dalle valutazioni e dalle scelte dell’allenatore. Se posso ripetermi dopo i 4 gol realizzati lo scorso anno? È giusto crederci e provare gli inserimenti in zona d’attacco ma contano innanzitutto le esigenze del gruppo. Il gol è una conseguenza».
Bouy, che si ispira a Pirlo e all’ex nazionale inglese Gerrard, descrive le sue caratteristiche: «Sono mancino, un giocatore con tecnica e visione di gioco. Sono un centrocampista (ha scelto il numero 24, ndr) ma nel mio repertorio c’è anche la possibilità di propormi in fase realizzativa». Virtù che potrà allenare a Palermo, una realtà che lo ha conquistato subito: «C’erano altre squadre interessate ma ho scelto Palermo anche per la bellezza della città. Sono felice di essere qui e orgoglioso della fiducia che tutti mi hanno manifestato dal primo giorno. Si è creato subito un ottimo feeling con i compagni – ha aggiunto – dopo il mio primo allenamento, la sera siamo andati a mangiare tutti insieme e questo è un aspetto molto positivo». Positivo anche il giudizio nei confronti di Ballardini e della squadra: «Ci alleniamo bene durante le sedute caratterizzate da tanta corsa e lavoro con il pallone. E a proposito della gara contro l’Inter ho avuto buone sensazioni osservando un Palermo con fame e tanta voglia di fare bene. Bruno Henrique e Diamanti? Abbiamo disputato la partitella in allenamento, si vede che hanno qualità».
Il grave infortunio al ginocchio (rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro rimediata con la maglia del Brescia nel febbraio 2013, ndr) è ormai un lontano ricordo. Ouasim ha voltato decisamente pagina e si prepara con entusiasmo a vivere una nuova avventura: «Mi sento bene, in questi giorni ho lavorato molto sulla corsa e tutto procede per il verso giusto. So che dovrò lavorare tanto per conquistare uno spazio nell’undici titolare, l’importante è dare sempre il massimo».