Si svolgono in questi giorni le riprese del docu-film sulla vita dell'imprenditore tessile che disse di no al pizzo attirando su di sé la condanna a morte della mafia. Tanti i set cittadini in cui si respira l'aria dei primi anni '90. L'attore, tra i protagonisti: «È giusto adesso che gli si renda omaggio a questo eroe». Guarda le foto
Per le vie di Palermo le riprese di Io sono Libero Benassai: «Grassi martire come padre Puglisi»
Io sono libero è il titolo del docu-film sull’imprenditore Libero Grassi che non si piegò mai a pagare il pizzo e denunciò pubblicamente i suoi estorsori, per questo diventò un eroe, ucciso per mano mafiosa il 29 agosto 1991. Le riprese sono attualmente in atto a Palermo ed è un tuffo nel passato, con la ricostruzione di una Palermo di inizio anni Novanta. La fiction per Rai Uno uscirà in occasione dei 25 anni dalla morte dell’imprenditore, il 29 agosto.
A prestare il volto a Libero Grassi, che pagò con la vita il prezzo del suo coraggio è Adriano Chiaramida, protagonista nella sesta serie di Squadra Antimafia nelle vesti di don Carmine. Da cattivo, dunque, a eroe antimafia sotto la regia di Francesco Miccichè e Giovanni Filippetto. Accanto a Chiaramida sul set anche Paride Benassai nei panni del direttore della Cassa di Risparmio che rifiuta di aiutare Libero Grassi.
«Finalmente si rende onore ad un imprenditore palermitano che ha lasciato un segno indelebile nella storia di questa città. – dice a MeridioNews Paride Benassai – nell’immaginario collettivo di questa città, il suo messaggio è comparabile a quello di Don Pino Puglisi, a quello di un eroe insomma. Loro sono uomini che hanno saputo mostrare il viso di chi non ha paura, sono la faccia del coraggio e della fedeltà alle proprie idee per amore della vita, dell’onestà intellettuale e morale, non soltanto quella personale ma di un popolo e adesso e per sempre saranno un esempio. È giusto adesso che gli si renda omaggio con questo docu-film che mi ha emozionato perché mi ha riportato indietro nel tempo». Oggi sono state girate le riprese della sparatoria, il regista ha scelto come set non via Vittorio Alfieri, dove Grassi perse la vita, bensì il tratto di strada tra via Principe di Villafranca e via Enzo ed Elvira Sellerio.