Altri due roghi funestano la provincia di Catania. Questa volta a farne le spese è l'area protetta del vulcano: in particolare in contrada Timpone, ad Adrano, e contrada Sparavita a Zafferana. Secondo le autorità i casi sarebbero imputabili all'azione di qualche piromane. Guarda le foto
Etna, due incendi all’interno del parco Forestale: «Entrambi di matrice dolosa»
Continua la conta degli incendi che negli ultimi giorni stanno distruggendo ettari di aree verdi in tutta la provincia di Catania. Proprio in queste ore quattro squadre del corpo forestale della Regione Siciliana sono impegnate a domare le fiamme in due diverse aree del parco dell’Etna. Un primo rogo è in corso all’interno della zona D in contrada Timpone, ad Adrano, dove è stato inviato un aereo della forestale.
Contemporaneamente, intorno alle prime ore del pomeriggio, un secondo episodio ha colpito alcuni appezzamenti di terreno in contrada Sparavita, vicino al centro di Zafferana. «Abbiamo subito mandato un velivolo ma il collega presente sul posto ne ha chiesto un secondo perché l’area sembra essere vasta», conferma a MeridioNews Luca Ferlito, comandante provinciale del corpo forestale. Sulla natura di entrambi gli incendi Ferlito non ha dubbi: «Sono tutti dolosi, non ne esistono altri tipi».
Episodi non isolati che, secondo associazioni e forze dell’ordine, sarebbero frutto dell’azione di qualche piromane. Forse organizzato. Solo due giorni fa centinaia di ettari sono andate in fumo diverse zone della riserva naturale del fiume Simeto. Proprio lì tre canadair e un elicottero hanno effettuato, in totale, 175 lanci d’acqua. Migliaia di litri usati per combattere le fiamme, per un costo complessivo che dovrebbe superare i 100mila euro. Anche dietro questo caso, confermano le autorità, si nasconderebbe la mano dell’uomo.