I residenti dei villaggi Astrel e Giaconia, al confine con Paternò, hanno organizzato un sit-in per protestare contro i ritardi nei lavori in via Leoncavallo. Legati, spiegano dal Comune, al mancato arrivo del materiale per rendere operativo il passaggio a livello automatico. «Ma noi così sprechiamo tempo e soldi»
Belpasso, strada chiusa da 45 giorni «Ogni mattina perdo 20 minuti in più»
Prosegue la protesta dei residenti dei villaggi Astrel e Giaconia di Belpasso, al confine con Paternò. La mobilitazione nasce dal blocco, da oltre 45 giorni, della via Leoncavallo, la strada che collega i due villaggi alla superstrada Paternò-Catania – in direzione Catania – e alla strada provinciale che porta alla Paternò-Randazzo, in direzione Adrano. Nell’arteria sono in corso dei lavori di ampliamento e messa in sicurezza dell’area in cui ricade il passaggio a livello di contrada Giaconia. I lavori prevedono anche l’installazione del passaggio a livello automatico, con oltre 2600 chilometri di cavi interrati da piazzare.
In sostanza, i residenti – oltre duemila abitanti – sono isolati. E chi deve andare verso il capoluogo etneo o i paesi dell’entroterra catanese – in direzione Santa Maria di Licodia, Biancavilla e Adrano – è obbligato a percorrere circa cinque chilometri in più per attraversare quasi per intero il centro storico di Paternò e prendere delle strade alternative. Il tempo di percorrenza varia in base al traffico che si trova in città: in media, tra i 15 e i 20 minuti. Tutta colpa dei lavori che sarebbero dovuti finire in breve tempo, ma che in realtà stanno mettendo a dura la prova la pazienza dei residenti.
«Siamo stati tagliati fuori – dice Salvatore Milazzo, uno dei partecipanti al sit-in di protesta realizzato vicino al passaggio a livello di contrada Giaconia – Ci sono grandi difficoltà per chi deve andare a Catania, così come sono tante le mamme che devono attraversare a piedi i binari per portare i bambini all’asilo». Sulla stessa lunghezza d’onda Rosalba Ranno: «Devono sbrigarsi a concludere i lavori, non ne possiamo più. Ogni mattina, per non arrivare in ritardo a lavoro devo partire da casa 20 minuti prima del solito. È uno spreco di tempo e di denaro».
A spiegare il tutto è la consigliera comunale Antonella Cutrona, la quale ha seguito i lavori per conto del Comune di Belpasso: «Sei anni fa, con la precedente amministrazione comunale guidata da Alfio Papale, era stato fatto un primo intervento di messa in sicurezza, ma poi il lavoro non fu completato – spiega -. Da qui, la decisione da parte della nostra giunta di completare i lavori appaltati per oltre 50mila euro. Completati quelli di nostra competenza, sono iniziati gli interventi che spettano alle Circumetnea, la quale è ancora in attesa che arrivi il materiale elettronico per rendere operativo il passaggio a livello automatico. Attrezzatura prenotata, ma non ancora disponibile». Per lunedì è previsto un nuovo sopralluogo.