Ad avvalorare le voci riguardo un possibile annullamento dell'incontro, fissato per sabato 18 giugno, lo staff dell’albergo che ha confermato che la sala destinata all’evento è stata disdetta. Non è stato possibile, tuttavia, apprendere il motivo di tale decisione e da chi sia partita: se dalla struttura o dal figlio del super boss
Salta presentazione libro di Riina Junior Borsellino: «Spero altri seguano esempio»
Salta la presentazione del libro di Salvo Riina, il figlio del super boss Totò. Ad avvalorare le voci di un possibile annullamento dell’appuntamento, fissato per sabato 18 giugno, lo staff dell’albergo a pochi passi da piazza Ruggero Settimo che ha confermato che la sala destinata all’evento è stata disdetta. Non è stato possibile, tuttavia, conoscere il motivo di tale decisione e da chi sia partita: se dalla struttura o dal figlio di Riina. O se l’incontro sia stato rinviato ad altra data o sia stato scelto un’altra location. La casa editrice del libro intitolato Riina family life, al momento, ha preferito non rilasciare alcun commento. Possibile che sulla decisione, tuttavia, abbia pesato il clima di questi ultimi giorni: dopo le polemiche per l’intervista a Porta a Porta del figlio di Riina, in molti avevano promesso azioni di protesta per impedirne la presentazione nel capoluogo siciliano.
Come il sindacato di Polizia, il Siap che aveva annunciato un sit-in contro il libro scritto dal figlio del capomafia, giudicando «un affronto irricevibile l’annunciata presentazione del libro». Non meno duro l’affondo di Salvatore Borsellino, il fratello di Paolo il magistrato ucciso da Cosa nostra nella strage di via d’Amelio nel 1992, e leader del movimento Agende rosse che in un post su Facebook aveva detto di esser pronto a tutto per bloccare la presentazione e «impedire questa ulteriore offesa alla memoria di mio fratello e dei ragazzi massacrati insieme a lui».
E proprio Salvatore commenta così a MeridioNews la notizia della disdetta: «Mi è giunta voce che la presentazione sia stata annullata. E che sarebbe stato proprio l’albergo a ritirare la disponibilità della camera: la motivazione sarebbe stata che, al momento della prenotazione, erano ancora ignoti l’autore e il libro da presentare. Non posso dire se questa versione corrisponda al vero o meno, ma se l’hanno fatto sicuramente è una buona notizia. Spero che anche tutte le altre location di Palermo si rifiutino e facciano altrettanto perché, come ho già detto, la presentazione di quel libro sarebbe un oltraggio e un affronto alla memoria di mio fratello e di tutti quelli che sono morti insieme con lui e di tutte le vittime della mafia».