La versione spagnola: Sara, in città col progetto Leonardo, fa parte di quella marea europea che invade città come Catania di scambi linguistici, sessuali e culturali
Benvenuti nel mondo della disinibizione
‘Non importa che giorno è, l’importante è che si faccia festa’, dice Fernando mentre manda giù un altro sorso del cubata che tiene stretto in mano. Per i giovani Erasmus come lui qualsiasi scusa è buona per riunire un gran gruppo di persone attorno a un bel numero di bottiglie che attenueranno la timidezza dei presenti. Una casa, un locale o la strada sono i posti più frequentati nelle notti di festa da questa marea europea che invade le città come Catania di scambi linguistici, sessuali e culturali.
Il numero 23 di via Salvatore Paola, un piccolo edificio bianco di tre piani con persiane scure, è stato lo scorso venerdì il rifugio scelto per festeggiare il compleanno di due membri della comunità erasmus.
La casa, stracolma di giovani di differenti nazionalità, si è trasformata in un’autentica discoteca con ingresso gratuito. Al piano terra una stanza calda e buia iniziava gli invitati al clima di festa con musica tecno, mentre nel salone ampio e luminoso del primo piano, una chitarra, una padella e i balli scoordinati di un giovane spagnolo allietavano gli invitati.
In totale un centinaio di persone ha partecipato alla serata, anche se la maggior parte, secondo me, non sapeva neppure chi erano i festeggiati. Proprio perché, come dicevo prima, ogni scusa è buona per fare festa.
Alle feste Erasmus la musica e l’alcool aiutano gli invitati a trasferirsi nel mondo della disinibizione dove il comportamento umano raggiunge una nuova dimensione.
Gli approcci uomo-donna sono più facili, crescono le amicizie e le conoscenze musicali e artistiche di differenti paesi arricchiscono lo scambio culturale.
Ogni tipo di fantasia è buona per dare un tocco di colore alla notte. Colore che di solito ricorda un paese del sud dell’Europa, la Spagna. E infatti dei 130 erasmus presenti quest’anno a Catania, 70 sono spagnoli. Niente di strano quindi che la festa ruoti attorno all’animatore più apprezzato del paese taurino: l’alcool. Bibite come il calimocho (coca cola + vino!!), la birra e ‘los cubatas’ diventano la base della festa, che si concluderà alle ore piccole della mattina con un piatto di pasta o una pizzetta. Un finale all’italiana.
[Traduzione a cura di Salvo Catalano]