Affitto troppo caro, chiude l’unica libreria di Taormina Proprietaria: «Intervenga Comune». Via alla petizione

A Taormina è più facile organizzare un G7 che riuscire a salvare una libreria, lo dicono i fatti. Mentre Matteo Renzi annuncia con orgoglio che il prossimo vertice tra le potenze mondiali si svolgerà nel 2017 proprio nella Perla dello Jonio, la libreria Bucolo di Corso Umberto I è destinata a chiudere i battenti già dal primo luglio. A nulla è servito l’accorato appello dei proprietari: Taormina, da secoli luogo di arte e cultura, rischia di perdere la sua unica libreria.

«Abbiamo avviato l’attività nel 1998 – spiega a MeridioNews Antonella Ferrara, proprietaria insieme a Santina Bucolo – senza chiedere aiuto a nessuno. Da quasi vent’anni siamo un punto di riferimento per Taormina e i Comuni limitrofi, tra un mese però saremo costretti ad abbassare definitivamente le saracinesche. I proprietari dello stabile, infatti, hanno posto delle nuove condizioni per l’affitto e noi non siamo in grado di poterle rispettare. Siamo andati alla ricerca di nuovi spazi, ma i prezzi richiesti sono incompatibili con l’attività libraria».

E finora è stato inutile anche il dialogo con le istituzioni. «Già due anni fa – spiega Ferrara – abbiamo contattato l’amministrazione comunale avvalendoci di una direttiva ministeriale che invita i Comuni ad affittare a un equo canone stabili inutilizzati da destinare in seguito ad attività con alto impatto culturale. Una possibilità sfruttata con successo a Milano e nella vicina Vittoria dove due librerie sono state salvate. Il Comune ragusano ha addirittura concesso gratuitamente i locali, a patto che i gestori assicurino mensilmente una donazione alla biblioteca. A Taormina, invece, gli immobili disponibili sono stati messi a bando e in seguito assegnati». 

E proprio ieri il sindaco Eligio Giardina, in una dichiarazione rilasciata all’agenzia Adnkronos, ha assicurato il proprio impegno per evitare la chiusura della libreria, sottolineando però la necessità di mettere a reddito gli immobili, così come richiesto dalla Corte dei Conti. «Comprendiamo la necessità dell’amministrazione comunale di battere cassa – precisa Ferrara – ma siamo disposti a pagare regolarmente l’affitto assicurando al Comune le giuste entrate nei limiti delle nostre possibilità. Il sindaco Giardina si è da sempre rivelato sensibile alla cultura, in passato ha appoggiato nostre iniziative. Spero che anche in questo in caso si riesca a trovare una soluzione».

Ma oltre danno, Taormina potrebbe subire la beffa. La città ospita da anni il festival internazionale Taobuk, organizzato proprio dalla stessa Antonella Ferrara. Un appuntamento importante per l’intera Sicilia, raggiunta ogni anno da scrittori di fama mondiale che quest’anno potrebbe sfumare. «Il 10 settembre rischiamo di fare un festival senza libri – precisa Ferrara – è assurdo ospitare scrittori così importanti in una città senza libreria». Per sensibilizzare l’opinione pubblica, i proprietari della libreria Bucolo si sono affidati a una petizione – che ha raggiunto circa 600 sostenitori – che sarà poi consegnata al presidente della Repubblica e a quelli di Camera e Senato. 


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Ci sarà il G7 ma non più una libreria. È destinato alla chiusura lo storico punto di riferimento culturale gestito da Antonella Ferrara e Santina Bucolo. A rischio anche il Taobuk festival. «Una direttiva ministeriale invita i Comuni ad affittare a un equo canone stabili inutilizzati per attività culturali. Altrove è stato fatto»

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