Azienda, governo e sindacati ancora troppo distanti per trovare un accordo. La riunione fiume si conclude con un rinvio a fine mese. La proposta avanzata dal Governo, giunta dopo le 20, verte ancora una volta sui contratti di solidarietà e sul monitoraggio per garantire il rispetto delle regole di settore
Almaviva, nulla di fatto al Mise Manca l’intesa, incontro rinviato
La vicenda Almaviva resta ancora una questione aperta. Si conclude con un nulla di fatto la lunga giornata di trattative tra il colosso dei call center e il ministero dell’Economia per discutere degli esuberi nelle sedi di Palermo, Roma e Napoli. Dopo la fumata nera di oggi pomeriggio, il Governo in tarda serata, poco dopo le 20, ha presentato una nuova proposta ad azienda e parti sociali. Ancora una volta la viceministra Bellanova ha chiesto ad Almaviva di revocare i licenziamenti e mantenere i contratti di solidarietà ai livelli attuali – al 50 per cento -.
Tra gli impegni garantiti dal Governo quello di un monitoraggio continuo, con incontri mensili per verificare il rispetto delle regole del settore. Un settore che aspetta ancora una riforma globale che garantisca anche nel medio e nel lungo periodo le tutele per l’occupazione. Trattativa estenuante che si è tenuta su due tavoli distinti: quello con l’azienda e quello con le parti sindacali, e che si è concluso con un rinvio a fine mese.