La destra anti-trivelle guidata da Nello Musumeci  «A sinistra imbarazzato e imbarazzante silenzio»

«Quello che è accaduto all’Assemblea regionale siciliana fotografa un realtà politica disarmante, vergognosa. Quando a settembre l’Ars ha fatto mancare il quorum necessario per la posizione assurda e inconcepibile del Pd e del Megafono, è apparso chiaro come Crocetta, dal punto di vista politico, appartenga ormai al libro mastro dei petrolieri». Ne è convinto Nello Musumeci, presidente della commissione regionale antimafia, che questa mattina ha presentato insieme all’ex assessore regionale Fabio Granata il comitato referendario #labellezzanonsitrivella.

«Speravamo di non essere i primi – ha ammesso Musumeci – , invece nel panorama politico siciliano c’è un imbarazzato e imbarazzante silenzio, anche da parte di chi ha sempre avuto a cuore i temi ambientali. Mi riferisco anche a quella sinistra che nel 2015 ha impedito all’Ars di assumere una posizione netta e chiara contro le trivelle. Abbiamo perso una grande occasione, ma abbiamo potuto comprendere che Crocetta rimane prigioniero di chissà quali accordi con i petrolieri. Lo avevamo compreso per il suo atteggiamento a Gela e attraverso le scorse finanziarie, abbiamo avuto la conferma con l’imbarazzante voto di settembre a sala d’Ercole».

Insomma, a un mese esatto dal referendum, si insedia un nuovo comitato per il in Sicilia, dove insistono quattro pozzi che rientrano nelle 12 miglia marine, che mira a rompere «la cortina di silenzio – ha detto Granata – da parte del governo e dei maggiori organi di stampa, perché i petrolieri sono molto influenti al punto da essere supportati da un partito trasversale: non è un caso che tutti i governi finora si siano detti a favore delle trivelle».

Al comitato hanno aderito in tanti, da Italia Nostra al comitato legato alla Fondazione Unesco, dal Festival del Paesaggio a pezzi di mondo accademico, da Ignazio Buttitta a Francesco Pedalino, passando per la Fondazione Piccolo con Alberto Samonà, fino alla Soprintendenza del Mare, «un pezzo qualificante della Regione – ha sottolineato Granata – che con Sebastiano Tusa si schiera contro le trivelle, in difesa della biodiversità». Quella del referendum, secondo Granata, è una «grande battaglia di civiltà, per costruire una nuova idea di sviluppo contro il fossile, che invece rappresenta il passato. Senza dimenticare che tutte le risorse marine che insistono in Italia sopperiscono all’un per cento del fabbisogno nazionale sul fossile e al tre per cento sul gas, quindi la favoletta che questo serva a un interesse diffuso è assolutamente smentito dai fatti».

Secondo Musumeci, «dire di no alle trivelle a mare significa prospettare un modello di sviluppo alternativo e diverso, che miri a salvaguardare la pesca, il mare, il turismo. Riteniamo che ci siano mille motivi sul piano economico, sul piano ambientale, sul piano politico, sul piano delle prospettive – ha concluso Musumeci – per cui il sì debba vincere». 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]